
Conte: 'Si è creato un rapporto speciale con la squadra. La mia Inter è pronta a vincere'
Quell’abbraccio con Oriali è speciale.
“Con Lele ci lega un rapporto molto forte, da quando ero ct e abbiamo iniziato a lavorare insieme. È inevitabile che man mano che si avvicina alla fine, ogni vittoria diventa pesante. Vincere su un campo come quello di Bologna, contro una squadra che ti fa giocare senza tranquillità, è stato un bel passo avanti. Il Bologna è una grande squadra con un allenatore molto molto bravo. Il pomeriggio è stato lungo, è iniziato alle 12.30, ho guardato il Milan e poi il Sassuolo contro la Roma. Non ho visto la Juve perché eravamo in pre gara. Giocare dopo tutti non è mai semplici e non lo è neanche al rientro dalle nazionali. I ragazzi sono stati bravi a metterci la giusta attenzione e lo spirito giusto. Questa vittoria deve però essere suggellata dal recupero”.
Era l’abbraccio scudetto?
“Non può esserlo perché lo scudetto è da conquistare sul campo e bisogna arrivare primi. La matematica deve assegnare lo scudetto e ci sono dieci partite da giocare, per alcune nove. La strada è lunga, ci sono dai 27 ai 30 punti da assegnare e sappiamo che il campionato italiano è difficile. Man mano che diminuiscono le partite si vede qualcosa, qualcosa che noi adesso vediamo più vicino di altri ma starà a noi continuare a fare questo percorso e a meritare i primo posto, come lo abbiamo meritato finora. Ma non abbiamo fatto ancora niente”.
Considerando tutte le difficoltà, anche societarie, cosa significherebbe lo scudetto per l’Inter e per Conte in questa stagione?
“Sono stato chiamato all’Inter per cercare di cambiare la storia degli ultimi anni. L’obiettivo era quello di vincere e costruire qualcosa in tre anni. Alcune cose sono cambiate dall’inizio del percorso, ma siamo stati e dobbiamo continuare a essere bravi, rimanendo concentrati sul nostro lavoro. Quello che accade all’esterno ci interessa, ma noi non possiamo influire su quelle cose”.
Hai portato tutta la rosa a buoni livelli.
In Europa ci sono poche squadre che mostrano un rapporto così saldo tra allenatori e calciatori.
“Io penso che si sia creato qualcosa di veramente bello tra me, staff e calciatori. Loro sanno che io sono una persona coerente, che non guarda il più piccolo, il più grande o il nome. Loro sanno che c’è sempre una scelta che dà priorità al bene dell’Inter e tra noi c’è grande rispetto. I calciatori sanno che lo staff dà tutto per l’Inter e lo staff Sto arrivando! Che i calciatori danno tutto per l’Inter. Vorremmo regalare una soddisfazione ai tifosi, l’anno scorso ci siamo andati vicini e sono convinto che quest’anno siamo più pronti”.
