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  • De Laurentiis e lo strappo con DAZN: tutti i retroscena

    De Laurentiis e lo strappo con DAZN: tutti i retroscena

    • Redazione CM
    I gol di Kvaratskhelia e Raspadori hanno illuminato la notte del “Maradona” e regalato ai tifosi del Napoli una vittoria contro gli acerrimi rivali della Juventus, che rilancia le ambizioni in chiave Champions League della formazione di Calzona e riporta entusiasmo in un ambiente depresso da una stagione contraddistinta soltanto da grandi flop sino a questo momento. Ma il vero grande protagonista del pre e soprattutto del post di Napoli-Juventus di ieri sera è stato ancora una volta il presidente Aurelio De Laurentiis. Che, dopo aver stabilito nei giorni scorsi di sospendere le conferenza stampa pre-match ad eccezione degli appuntamenti Uefa, ha ufficialmente deciso di andare allo scontro con DAZN negandole i suoi tesserati da qui al termine della stagione: “Abbiamo chiuso con DAZN, parleremo solo con Sky e Rai”, ha dichiarato il numero uno del club azzurro in sala stampa, dopo aver fatto pervenire la medesima comunicazione all’allenatore Francesco Calzona in vista delle interviste del post partita.

    GLI INSULTI ALL'ARRIVO - Ma da dove nasce la furia di De Laurentiis, che già all’arrivo allo stadio si era reso protagonista di uno sfogo con tanti piuttosto alti e pure qualche insulto quando - nel vedere degli operatori televisivi intenti a riprenderlo - ha chiesto immediatamente ai suoi collaboratori: “Chi sono: Sky o DAZN? DAZN non ha il diritto di fare niente, perciò andatevene a fare in c... Via, fuori dai c…”. Alla contestazione di un inserviente dello stadio, che ha fatto notare che normalmente DAZN effettua le riprese del pre-partita, la replica di De Laurentiis è stata nuovamente furiosa e colorita: “Non lo devono fare, c...! Oh!!!!”. Quello che dunque inizialmente era stato descritto come uno sfogo contro i cameramen dell’emittente statunitense Paramount, era invece solo l’antipasto della comunicazione ufficiale che sarebbe arrivata dopo il fischio finale di Napoli-Juventus.

    CASUS BELLI - Secondo Tuttosport, che ha fornito una ricostruzione della vicenda, dietro la durissima presa di posizione di De Laurentiis ci sarebbe una motivazione molto precisa, legata alla compilazione del calendario di Serie A. Nello specifico per il turno di campionato pasquale, nel quale il Napoli ospiterà al “Maradona” l’Atalanta alle 12.30 di sabato 30 marzo: una collocazione dietro la quale, secondo il presidente, ci sarebbe lo “zampino” di DAZN. De Laurentiis avrebbe preferito giocare lunedì 1° aprile per una questione legata agli impegni che Calzona, che ha mantenuto l’incarico di ct dello Slovacchia in concomitanza col ruolo di allenatore fino a giugno del Napoli. I prossimi 23 e 26 marzo la Slovacchia affronterà Austria e Norvegia e Calzona farebbe ritorno a Napoli soltanto nella giornata del 28, avendo così appena 48 ore a disposizione per preparare il match contro l’Atalanta. Una soluzione tuttavia obbligata in considerazione della ricchissima sequenza di impegni dei nerazzurri, che il prossimo 3 aprile sarà impegnato nell’andata della semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina.

    IL NO DELLA SLOVACCHIA - Da qui nascerebbe quindi la furia di De Laurentiis - che, sempre secondo Tuttosport, avrebbe addirittura provato ad intercedere presso il presidente della FIGC e numero uno della Uefa Gabriele Gravina per avere una deroga per avere a disposizione prima Calzona, ottenendo un secco rifiuto - che ha deciso dunque di spegnere le telecamere di DAZN in occasione delle partite del Napoli.
     

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