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  • Empolimania: sconfitta devastante, adesso serve qualcosa di più di un miracolo

    Empolimania: sconfitta devastante, adesso serve qualcosa di più di un miracolo

    • Carlo Alberto Pazienza
    La matematica dice che i punti di distacco dalla zona salvezza sono 4 e che con 5 gare da giocare tutto è ancora possibile. Guardando però la situazione con occhio obiettivo, la realtà è che oggi l’Empoli è la candidata numero uno a retrocede assieme a Chievo e Frosinone. E non è solo per il distacco in classifica aumentato dopo l’ultima giornata: è perchè la squadra di Andreazzoli, è giusto ammetterlo, ha qualcosa in meno delle dirette concorrenti. È vero, in questo stagione si è fatta più volte apprezzare per il bel gioco e per la sfrontatezza mostrata in certe partite, senza paura né timore reverenziale. Un atteggiamento propositivo premiato con i tanti gol messi a segno, ma che è costato carissimo dal punto di vista della tenuta difensiva. La difesa dell’Empoli si è confermata un colabrodo e ad oggi è la seconda peggiore del campionato. Difficile pensare di salvarsi quando inizi ogni partita con un passivo di due reti (63 reti subite in 33 gare). 

    Ad ogni modo è presto per fare bilanci. Mancano 5 partite e i 15 punti in palio potrebbero permettere all’Empoli di salvarsi. Il piano ideale della squadra azzurra era non perdere punti negli scontri diretti, sapendo che con Atalanta e Napoli sarebbero arrivate due sconfitte. Le cose sono andate esattamente in maniera opposta e all’Empoli resta il rammarico di aver battuto il Napoli ma di aver fatto zero punti con Udinese e Spal. Per quanto riguarda gli scontri diretti, sabato ci sarà un’ultima chance al Dall’Ara contro il Bologna, squadra letteralmente rivitalizzata dopo la cura Mihajlovic. Perdere potrebbe voler dire dire addio ai sogni salvezza, perché dopo ci saranno 4 sfide con squadre di ben altro valore: Fiorentina, Samp, Toro e Inter. Il calendario dunque non è dei più benauguranti e fare dei buoni risultati a sorpresa potrebbe non bastare. Gli azzurri devono sperare anche nei passi falsi della rivali, che ad oggi hanno dimostrato più compattezza e determinazione. Salvarsi è ancora possibile, ma la sensazione è che per centrare l’obiettiva serva qualcosa di più di una “semplice” impresa.
     

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