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  • Eriksen-gol in nazionale, ora Conte deve trasformare il problema in risorsa. La verità sulla permanenza all'Inter

    Eriksen-gol in nazionale, ora Conte deve trasformare il problema in risorsa. La verità sulla permanenza all'Inter

    • Luca Fazzini
    Un gol per ritrovare il sereno, una piccola gioia per provare a ripartire. Christian Eriksen sorride con la sua nazionale: la Danimarca batte agilmente le Isole Far Oer 4-0 e il centrocampista dell'Inter è protagonista con il gol del momentaneo 3-0 su rigore. L'ex Tottenham è rimasto in campo per 72 minuti, uscendo a risultato abbondantemente acquisito. Non era mai successo in stagione di giocare così tanto: in maglia nerazzurra, da gennaio, solamente per quattro volte ha disputato tutti i 90'. Un dato che non è sfuggito a Kasper Hjulmand, ct danese, che alla viglia della gara aveva dichiarato: "Non so perché Christian non giochi sempre, ma io so quanto sia bravo, è straordinario". 

    RETROSCENA - Parole che aprono il lungo dibattito sulle scelte di Antonio Conte. Le qualità di Eriksen sono fuori discussione, ma le sue caratteristiche continuano a non sposarsi alla perfezione con i diktat del tecnico. Poco più di un'ora di gioco con la Fiorentina, poi soli 9' a Benevento: è questo il minutaggio totale del danese in avvio di stagione, a cui si aggiungono i 90' di panchina a Roma. Non sorprende, allora, se si pensa alle considerazioni dell'Inter nel corso dell'ultima sessione di mercato: Eriksen non è mai stato un esubero, tuttavia è sempre stato tra i primi nomi sulla lista dei cedibili. Marotta ha provato a inserirlo in uno scambio con in Chelsea per arrivare a Kantè, ricevendo però un secco no dai Blues. Di offerte vere non ne sono arrivate. Sicuramente non sono arrivate proposte convincenti per il giocatore, che anche nelle ultime ore di mercato ha rifiutato ogni destinazione, volendo restare all'Inter

    MISSONE RECUPERO - La palla passa ora a Conte, che dovrà trasformare il problema Eriksen in una risorsa. Il centrocampo nerazzurro viene etichettato dai più come il migliore d'Italia: non sarà dunque facile farsi spazio, considerando soprattutto come l'ex Tottenham sia difficilmente collocabile se non sulla trequarti alle spalle dei due attaccanti. Dopo aver rigenerato vari giocatori la scorsa stagione e aver sfiorato un titolo europeo, Conte è ora chiamato a una nuova sfida. "Eriksen? Ci lavoriamo, sappiamo che ci sono delle qualità e proviamo a tirarle fuori: a volte ci si riesce prima, altre volte no. Ma bisogna avere fiducia e io ce l'ho. Mi auguro che possa scoccare una scintilla che lo accenda in maniera definitiva". Così ha parlato l'allenatore interista nelle ultime settimane. Un primo segnale è il sorriso ritrovato in nazionale: ora serve farlo anche in nerazzurro...

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