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  • ESCLUSIVA Zola: 'Cassano è un pò come me, ci vuole un pizzico di pazzia' VIDEO

    ESCLUSIVA Zola: 'Cassano è un pò come me, ci vuole un pizzico di pazzia' VIDEO

    • Guglielmo Trupo
    Alla caccia di una nuova avventura, senza perdere il sorriso. Gianfranco Zola, senza contratto dallo scorso dicembre dopo la rescissione con il Watford, è un allenatore libero che aspetta chiamate e che intanto tiene aggiornato il suo metodo di lavoro. In Inghilterra lo considerano il candidato numero uno per la panchina del Leeds di Cellino, che lo portò al Cagliari dopo che Magic Box aveva incantato in Premier League con la maglia del Chelsea. Calciomercato.com l'ha intercettato a Collecchio, "casa" del Parma:
     
    Cosa ci fa qui a Collecchio? 
    Sono qui per vedere come lavora il mio amico Donadoni, per aggiornarmi un po'.  

    Se lo sarebbe mai aspettato così bravo?
    Non sono sorpreso, lo conosco e so quali sono le sue qualità. E' uno in gamba, fa piacere vedere che con il duro lavoro si ottengono risultati. 

    Merito suo se Cassano è rinato?
    Il merito va condiviso con la società, il gruppo e con lo staff tecnico. Solo se tutti vanno nella stessa direzione, in maniera armoniosa, si ottengono i risultati. Poi è chiaro, Donadoni ci ha messo del suo.

    A proposito di Cassano, le somiglia un po’
    Cassano se sta bene e lo vuole, con le capacità che ha, può ottenere qualsiasi risultato, è un giocatore straordinario. Ci somigliamo molto, entrambi bravi nell’uno contro uno, entrambi con tanta forza nelle gambe e con un notevole cambio di passo nei primi metri.

    Forse è solo un po’ più pazzo…
    Pazzo? No, anche io a volte ero così, ma la pazzia fa bene (ride ndr). 

    Che ricordi ha del Parma?
    Ricordi bellissimi. Il primo e il secondo anno sono stati fantastici, sono cresciuto molto come calciatore, abbiamo fatto delle cose importanti, il ricordo più bello rimane il successo in coppa Uefa contro la Juventus.

    Che differenza c’è tra il nostro calcio e quello inglese?
    Il calcio inglese è meno ragionato, è basato su forza e ritmo, c’è meno tatticismo rispetto all'Italia. Guardano il calcio in maniera diversa, in questo momento la Premier League è al massimo splendore, come lo era la serie A negli anni ’90. Il calcio vive di cicli e ora tocca all’Inghilterra.

    Parliamo di Napoli, è deluso da Benitez?
    Credo che il Napoli sia ancora in fase di costruzione, ha una sua identità grazie a Benitez che sta imparando molto dal campionato italiano. A me piace il gioco che esprime, ha preso la strada giusta per arrivare in alto.

    Il Cagliari si salva? 
    Spero di sì.

    Dove può arrivare l’Italia al Mondiale?
    Ha dei buoni giocatori, un ottimo gruppo, spero arrivi  più in alto possibile.
     
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