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  • Facchetti Jr a CM: 'Mancini nervoso perché abbandonato dalla società'

    Facchetti Jr a CM: 'Mancini nervoso perché abbandonato dalla società'

    • Claudio Masini
    Big match in vista per lo scudetto ma anche per il terzo posto, con la sfida del "Franchi" in programma tra Fiorentina e Inter. Nerazzurri e viola in difficoltà per ragioni diverse e di fronte ad uno snodo fondamentale delle rispettive stagioni. Di questo genere di partita ne sapeva qualcosa Giacinto Facchetti, bandiera dell'Inter tra il 1960 ed il 1978, che al figlio Gianfelice ha trasmesso la grande passione per quei colori. A Calciomercato.com, Facchetti Jr commenta il momento della squadra di Mancini e lo scontro diretto imminente: "Mi aspetto una partita dall'esito molto incerto domenica, tra Fiorentina ed Inter. Ho visto una squadra, quella di Mancini, in via di miglioramento nelle ultime due uscite. Ha lamentato qualche difficoltà difensiva in più ma ha creato anche più occasioni del solito". 

    Inter più vulnerabile senza i miracoli di Handanovic?
    "Aldilà dei miracoli di Handanovic il reparto era più solido, nelle ultime due con Palacio, Eder e Icardi la squadra sta producendo molto di più rispetto a prima, anche se magari ancora il tridente non è stato bilanciato bene da quelli dietro. Se riuscisse a trovare l’equilibrio con una nuova distribuzione in campo, credo che possa riuscire a portare bene in fondo il campionato. La partita di domenica, vista in un’ottica negativa per i 3 gol su calcio piazzato, ha visto però anche una grande rimonta, segnale di una squadra viva".

    Perchè stiamo vedendo un Mancini così nervoso?
    "Ho la sensazione che nel momento in cui i risulatti sono venuti a mancare, ci fosse bisogno di supporto maggiore in termini societari. Credo che questo nervosismo sia dettato dalla stanchezza del doversi fare carico di molto più di quello che speterebbe al suo ruolo. Un conto è fare l'allenatore-manager che segue il mercato, come in Inghilterra, però lui e Ausilio, che ha lavorato bene, dovevano essere sostenuti dalla parte manageriale. Invece sono stati un po’ abbandonati".

    Partita da dentro-fuori al "Franchi"?
    "Immagino che sia più decisiva sotto il profilo mentale che per quello della classifica. La Fiorentina ha un punto di vantaggio e se vincesse inizierebbe a costruire già un gap interessante, difficile da gestire a livello psicologico per l'Inter. Se invece avessero la meglio i nerazzurri darebbero una bella sterzata dal punto di vista dell'autostima".

    Entrambe in difficoltà, chi sta meglio?
    "E' un momento in cui entrambe, per ragioni diverse, hanno attraversato delle difficoltà. La Fiorentina più per l’umore della piazza, che si aspettava dei ritocchi a gennaio, l’Inter più sotto il profilo dei risultati dell’ultimo mese e mezzo, che hanno compromesso il vantaggio accumulato in precedenza. Difficile dire chi subirà più le difficoltà".

    Alle loro spalle potrebbe approfittarne la Roma
    "La Roma ha un organico sulla carta superiore a tutte, tanti la davano per favorita per lo scudetto. Anch’io la immaginavo davanti. Se pian piano recupera tutti i tasselli, la spinta della piazza, sull’entusiasmo può sicuramente rappresentare il terzo incomodo. Sarà comunque una lotta a tre fino in fondo".
     

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