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  • Ibra con Balo, il sogno di Raiola

    Ibra con Balo, il sogno di Raiola

    • Gianluca Minchiotti
    E' iniziata ieri l'operazione per portare via Zlatan Ibrahimovic dal Paris Saint Germain. I tre indizi che fanno una prova sono questi: 1) Il Psg ha quasi concluso l'acquisto di Cavani (il giorno dopo aver diramato i convocati per il ritiro pre-campionato, per il quale Ibra non è stato convocato); 2) E' tornato a parlare Mino Raiola, dopo due mesi di silenzio ("Quando Ibra non ha il mal di pancia bisogna preoccuparsi"), aprendo di fatto il suo calciomercato e quello dello svedese; 3) Nello stesso giorno, guarda caso, ha parlato anche Mario Balotelli, altro assistito eccellente dell'agente italo-olandese: "Se potessi, porterei Ibra al Milan", il messaggio del numero 45 rossonero. 
     
    Ibrahimovic al Milan, insieme a Balotelli: è il sogno, neanche tanto segreto, di Raiola. Riunire nella stessa squadra i suoi due campioni, che si sono solamente sfiorati con la maglia dell'Inter nel 2007-08 e 2008-09, con Zlatan protagonista e Mario giovane promessa proveniente dal Lumezzane. Ibra e Balo insieme. Raiola ne ha parlato l'ultima volta il 1° febbraio: "Durante lo scorso campionato europeo il PSG ha tentato l’acquisto di Balotelli ma il City ha detto no. Balotelli e Ibra possono giocare insieme? Sono fortunato a rappresentarli e spero che un gioco possano scendere in campo con la stessa maglia. Voglio bene ad entrambi e spero che prima o poi questo succeda…".
     
    Ibrahimovic e Balotelli insieme. L'unica squadra nella quale potrebbero farlo è il Milan, visto che per il club di via Turati SuperMario è "incedibilissimo" (parola di Adriano Galliani). Ma se Balotelli è "incedibilissimo", al momento Ibra per il Milan è, passateci il termine, "incomprabilissimo". Altrimenti non avrebbe avuto alcun senso cederlo meno di un anno fa. E altrimenti il Milan non avrebbe perso la sfida con la Juventus per Carlitos Tevez, se avesse avuto un certo tipo di disponibilità economica. 
     
    La realtà è che il Milan per acquistare deve prima vendere. E la realtà è che, per tornare a giocare in Italia, l'attaccante svedese dovrebbe decurtarsi lo stipendio in modo e in proporzioni francamente impensabili al momento. D'altronde è stato proprio Raiola, ieri, parlando delle difficoltà economiche del calcio italiano, a lanciare la provocazione: "Per competere in Europa, Milan e Inter dovrebbero fondersi". 
     
    Ecco, anche per riuscire a far giocare Ibrahimovic e Balotelli nella stessa squadra, rossoneri e nerazzurri dovrebbero fondersi. Questo è lo stato dell'arte al 5 luglio. Poi è anche vero che Raiola e Galliani ci hanno abituato anche a concludere operazioni di mercato che nessuno pensava fossero realizzabili. L'estate è lunga, e il mercato di Raiola è appena iniziato...

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