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  • Il bacio allo stemma della Juve, il botta e risposta con Conte, i numeri all’Inter: cosa c’è dietro lo sfogo di Vidal

    Il bacio allo stemma della Juve, il botta e risposta con Conte, i numeri all’Inter: cosa c’è dietro lo sfogo di Vidal

    • Alessandro Cosattini
    "Sempre il 22… esce sempre il 22". La reazione di Arturo Vidal ieri al momento del cambio nella sfida contro la Juventus non è passata inosservata, anzi. Al 73', sul risultato di 2-1 in favore dei bianconeri, Antonio Conte ha deciso di cambiare: fuori il cileno (già ammonito, nervoso e protagonista di una prestazione opaca) e dentro Christian Eriksen, l'eroe del quarto di finale vinto ai supplementari contro il Milan. Non ha preso bene il cambio il grande ex del match, che in campionato aveva lasciato il segno con un gol proprio contro la Juve. "Esce sempre il 22", la frase rivolta più volte mentre si dirigeva in panchina. Visibilmente contrariato per il cambio, l'ex Barcellona ha poi fatto il giro lungo finendo per accomodarsi sui gradoni della panchina a braccia conserte. Ma cosa c'è dietro lo sfogo di Vidal, fortemente voluto in estate (e anche nelle precedenti sessioni di mercato) proprio da Conte? 

    LA PRIMA CON LA JUVE - Contro la Juve non è una sfida come le altre. Né per Conte, né per Vidal stesso, che in campionato era stato il grande protagonista del match. Con il gol dell'1-0, come ricordato in precedenza, ma anche con quel gesto nel pre-partita che aveva fatto infuriare i tifosi dell'Inter: il bacio allo stemma della Juventus sulla felpa del capitano bianconero Giorgio Chiellini. Aveva risposto prima sul campo e poi nel post-partita alle polemiche il cileno: "La mia intenzione non è mai stata quella di baciare lo stemma di un'altra squadra. Il bacio è stata una dimostrazione di affetto per un fratello che mi ha dato il calcio, con il quale ho vissuto anni meravigliosi insieme e ci vogliamo bene. Io rispetto la mia squadra, i nostri tifosi e la gente che ha avuto fiducia in me per difendere e continuare a far crescere la storia di questo bellissimo club. E lascerò l'anima per quello”.​ Caso rientrato? Sì, fino a ieri, quando Vidal non ha preso bene il cambio. Probabilmente anche per la rabbia dettata dall'ammonizione presa, che lo costringerà a saltare la semifinale di ritorno di Coppa Italia per squalifica (era diffidato). Un insieme di fattori, tra cui c'è sicuramente anche il rendimento di Vidal, fin qui al di sotto delle aspettative.

    TUTTI I NUMERI - Un gol in campionato proprio alla Juve, uno in Coppa Italia su rigore contro la Fiorentina agli ottavi di finale e due assist in Serie A. È questo fin qui il bottino di Vidal, che ​è stato titolare in 19 partite tra campionato e coppe, subentrando fin qui 6 volte (tutte in Serie A). Sono 25 su 29 gare stagionali le presenze del cileno, che per minuti giocati (1555) è terzo nella rosa dell'Inter alle spalle di Nicolò Barella (2278) e Marcelo Brozovic (1819). Quante volte è stato sostituito prima del 90' Vidal? 13 tra campionato e coppe, su 25 partite: una volta ogni due gare in pratica, tirando le somme. I numeri dicono che il rendimento di Vidal fin qui è stato inferiore alle aspettative (7 gialli e un'espulsione fin qui) e che dei tre centrocampisti centrali è quello che sta dando meno all'Inter. La risposta di ieri di Conte dopo il match non è casuale: "​Quando i calciatori escono non guardo quali sono le loro reazioni. Io devo prendere delle decisioni per la squadra, ai calciatori devono star bene punto e basta". Un messaggio forte e chiaro, per Vidal e non solo. Il cileno è chiamato alla svolta già dalla prossima partita di campionato contro la Fiorentina. Proprio al Franchi, dove ha segnato uno dei due gol stagionali. Per lasciarsi alle spalle le polemiche del post-Juve...
     

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