Inter, cosa c'è sotto l'albero: sogno De Paul. Due le priorità di Conte, la palla passa a Zhang

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Antonio Conte è stato chiarissimo, servirà un incontro tra tecnico e società per programmare e definire il futuro dell’Inter. E quando nel calcio si parla di futuro, il riferimento va inevitabilmente al mercato: “È giusto dare seguito all’incontro di agosto, sedersi e capire le situazioni che abbiamo in mente di affrontare, se le vogliamo affrontare…”. La sintesi è fin troppo chiara: l’Inter è arrivata fin qui con grandi sacrifici, possiamo credere allo scudetto, ma servono rinforzi. Adesso la palla passa a Zhang e Marotta, ma la musica è sempre la stessa, servono cessioni per finanziare la prossima campagna di rafforzamento.SOGNO DE PAUL - Ma quale “regalo” possono aspettarsi gli interisti da questo Natale? Iniziamo col dire che tutto dipende da Eriksen: se l’Inter riuscisse a cedere il danese a titolo definitivo avrebbe un bel gruzzoletto da poter reinvestire e a quel punto andrebbe spedita su Rodrigo De Paul. In nerazzurri hanno individuato nell’argentino il giusto rinforzo per il futuro e proveranno in tutti i modi a prenderlo, non dovessero riuscirci a gennaio, si rifarebbero sotto a giugno con l’Udinese. Senza la cessione di Eriksen, quello nerazzurro potrebbe essere un mercato di opportunità e prestiti. Occasioni da cogliere all’istante, e rimane aperta la pista che porterebbe a uno scambio di prestiti col Psg tra Paredes ed Eriksen, così come quello con l'Arsenal, tra il danese e Xhaka.
OPERAZIONI SOSTENIBILI - A tal proposito, quello della quarta punta è sempre un tema molto caldo ad Appiano Gentile. Conte non crede in Pinamonti e al suo posto cerca un centravanti più esperto, anche in prestito. Ecco perché col Cagliari è nata l’idea Pavoletti, un’operazione ben strutturata che porterebbe il “Ninja” in prestito in Sardegna e l’ex Genoa all’ombra della Madonnina. Le priorità per Conte sono quindi due, un centrocampista e una punta, ma molto dipenderà dalle cessioni. Sul mercato, insieme a Eriksen e Nainggolan, ci sono anche Pinamonti, Vecino e Perisic.
max io rispetto il tuo parere ma secondo me Conte ha fatto perdere tanto valore a dei giocatori che l Inter ha pagato e non poco. il mio concetto è che un grande allenatore adatta il suo gioco in base ai giocatori che ha. non sono i giocatori che di devono adattare al tecnico. erikssen, skriniar, hakimi, ecc sono giocatori che a mio avviso rendono meglio in un classico 4-2-3-1 ed io mi chiedo perché Conte non lo abbia mai provato. Ora Conte è arrivato all Inter dopo che da anni si giocava in questo modo... non credo pensasse che la società potesse compragli una rosa nuova adatta al 3-5-2. quindi, e chiudo, ha rotto le scatole di chiedere sempre nuovi giocatori più funzionali al suo modulo, cerchi anche lui di adattarsi ai giocatori come hanno fatto tutti i grandi allenatori!
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