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  • Inter, Icardi non sarà più solo

    Inter, Icardi non sarà più solo

    L'edizione odierna del Corriere dello Sport spiega come l'Inter si stia muovendo sul mercato per trovare a Mauro Icardi il giusto partner per l'attacco. 

    LA PRIORITA' - "L’Inter ha un problema di gol. Non siamo ai livelli dell’Icardi-dipendenza di inizio stagione, ma è innegabile che la formazione di Pioli abbia bisogno di avere un altro punto di riferimento offensivo capace di andare in doppia cifra in Serie A oltre a un “supporting cast” composto da 2-3 elementi in grado di firmare 6-7 gol a testa. Parallelamente con l’opera di rinforzo, o forse è più corretto dire di ristrutturazione della difesa, dunque, la priorità della dirigenza è quella di individuare un giocatore offensivo che garantisca un numero importante di reti e che possa coesistere con Icardi. Il sogno, il calciatore che farebbe fare il salto di qualità alla squadra, si chiama Antoine Griezmann, fuoriclasse dell’Atletico Madrid, ma ci sono altri due nomi che infiammano Suning e il ds Ausilio, Federico Bernardeschi e Alexis Sanchez. Con uno di questi tre a fianco di Maurito, l’Inter avrebbe un attacco sul livello di quello della Juventus". 

    RICETTA CHAMPIONS -  Negli anni d’oro, quelli in cui i nerazzurri vincevano campionati e trofei assortiti, il potenziale offensivo della squadra era notevole e soprattutto vario. Oltre a un bomber di razza (Milito o Eto’o) c’era sempre un attaccante capace di andare in doppia cifra. E’ successo nel 2009-10, la stagione del triplete, e nel 2010-11, annata conclusa con il successo in Coppa Italia al termine della finale contro il Palermo. Da allora in poi nessuna punta nerazzurra... di scorta ha più toccato quota 10 reti e, forse non casualmente, la squadra non si è più avvicinata alla qualificazione alla Champions League né a vincere qualcosa. Attualmente l’attacco dell’Inter ha segnato 41 reti e le 5 formazioni che precedono Icardi e compagni in classifica hanno numeri migliori, ma anche due delle inseguitrici (Fiorentina e Torino) hanno fatto meglio. Il dato è ancora più preoccupante se si restringe il discorso agli incontri in trasferta: con 13 centri in altrettanti impegni lontano da San Siro, la squadra di Pioli ha un attacco più prolifico solo rispetto ad altre 7 formazioni. 

     

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