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  • Moratti tratta le sue quote con gli arabi

    Moratti tratta le sue quote con gli arabi

    Inter-Juve di domenica sera a San Siro rischia di essere l'ultimo derby d'Italia con Massimo Moratti all'interno della società nerazzurra. Come scrive La Repubblica, dall'Indonesia è arrivato Erick Thohir, sbarcato ieri a Milano e piombato alla Pinetina per saluti alla squadra e riunioni con lo staff. Perché vuole capire se davvero l'impasto di questa nuova Inter è destinato a lievitare oppure no, e perché in questi giorni si muovono cose intorno al club. Il 15 novembre saranno due anni che Thohir ha acquisito il 70% delle quote dell'Inter. 

    Lunedì nell'assemblea dei soci ufficializzerà il passivo di bilancio al 30 giugno, che secondo indiscrezioni era sui 90 milioni, ma per Thohir si tratta di "notizie inesatte". Forse si attesterà sui -80, ma la sostanza non cambia, e tra l'altro il passivo consolidato è di -140: molti costi sono stati caricati sull'esercizio precedente (compresi i 7 milioni lordi per Mazzarri fino al 2016) in vista del prossimo bilancio, che sarà sotto la lente dell'Uefa: l'Inter stima, o si augura, di chiuderlo sui -40 milioni. 

    Ma intanto si muove altro. In città i rumors riguardano Massimo Moratti e nuovi possibili investitori. L'ex proprietario, dopo due anni da azionista di minoranza in un club che ormai ha cambiato fisionomia (dal board, fino ad arrivare agli impiegati, c'è stata una rivoluzione), sarebbe deciso a cedere le sue quote, che ammontano al 29,45%, magari mantenendone solo un 2 o 3%, perché la famiglia Moratti sarà sempre in qualche modo vicina all'Inter. 

    Ma il presidente del Triplete in ogni caso si appresterebbe a uscire di scena, e il primo acquirente delle quote potrebbe essere lo stesso Thohir (ieri sera i due erano a cena insieme), se non fosse che si stanno stagliando altre figure all'orizzonte. La ventennale partnership con la Pirelli è vicina alla conclusione, visto che il contratto scade tra otto mesi, e l'Inter cerca da tempo, e con una certa fatica, un'alternativa. 

    Dopo sondaggi asiatici e statunitensi, negli ultimi tempi ci sono stati contatti con un importante finanziatore arabo, i cui emissari sono stati notati nei giorni scorsi in città, e sulla cui identità potrebbero cadere i veli ben presto. Un'offerta per la sponsorizzazione della maglia, al posto di Pirelli, sarebbe già stata formulata. Dalla griffe sulla maglietta al rilevare le quote di Moratti potrebbero anche non essere necessari molti passaggi, ma si vedrà. Insomma l'Inter, se certe trattative andassero in porto (ma siamo all'inizio), da indonesiana e italiana diventerebbe anche un po' araba. Per la città non sarebbe strano, visti i massicci investimenti del Qatar sui grattacieli di Porta Nuova e sui nuovi hotel di lusso. Qui Milano, Golfo Persico. Todo cambia

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