
Inter, vittoria al TAS per il caso Joao Mario: niente maxi-risarcimento allo Sporting
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LA MOTIVAZIONE - Negli accordi firmati nel 2016, infatti, Inter e Sporting Lisbona avevano concordato che, in caso di cessione ad uno dei club rivali in Portogallo, la società nerazzurra avrebbe dovuto versare nelle casse dei Leaoes 30 milioni di euro aggiuntivi. Una clausola scritta e messa nero su bianco che nel 2021, di fatto, è stata annullata nonostante il passaggio dall'Inter al Benfica del classe 1993 che oggi è sotto contratto col Besiktas in Turchia in prestito proprio dal Benfica. Come? Di fatto Joao Mario si è prima svincolato dall'Inter e poi ha firmato con le Aguias non compiendo un passaggio diretto fra club.
LO SPORTING VUOLE 30 MILIONI - Lo Sporting Lisbona ha da sempre ritenuta scorretta questa pratica (Joao Mario ha aspettato un giorno dallo svincolo per firmare con il Benfica segno che un accordo era già in essere fra club portoghese e giocatore) e per questo ha fatto causa all'Inter prima alla Fifa e poi al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna chiedendo alla società di Viale della Liberazione proprio i 30 milioni di euro della clausola.
IL TAS DA' RAGIONE ALL'INTER - Risposta negativa, anche in appello, dopo che la FIFA aveva rigettato l'istanza lo scorso 10 luglio 2023. Il team legale dell’Inter, con l'avvocato Angelo Capellini in prima linea, ha visto la vittoria nerazzurra anche davanti al Tribunale arbitrale per lo Sport. Una vittoria che potrebbe definitivamente scoraggiare lo Sporting Lisbona dal proseguire in un terzo grado di giudizio anche al di fuori della legislatura sportiva.