Calciomercato.com

  • Juve brutta, ma non è colpa di Sarri: chi ha preso Ramsey e Rabiot? Le rose stellari sono altre...

    Juve brutta, ma non è colpa di Sarri: chi ha preso Ramsey e Rabiot? Le rose stellari sono altre...

    • Fernando Pernambuco
      Fernando Pernambuco
    Ce l’hanno tutti con Sarri. Buona parte dei tifosi juventini, la gran parte dei commentatori, spesso anche esperti juventinologi. La Juve balbuziente e “schizoide” delle tre ultime partite non piace. E ci mancherebbe! Due punti su nove non si addicono nemmeno a chi lotta per la salvezza, figuriamoci se poi si tratta d’una  capolista. A difenderlo  è rimasto solo Arrigo Sacchi. Per tutti gli altri, in sintesi, non è stato capace “né di conferme, né di rivoluzioni, né di bel gioco, né di sicurezze.” In effetti, la Juve lascia parecchio a desiderare, sia sul piano della manovra, sia su quello dei risultati. Ha perso due finali (Supercoppa e Coppa Italia), deve rimontare in Champions, pena l’eliminazione, e soffre d’una preoccupante mancanza di continuità. Nel Campionato, ma soprattutto all’interno delle partite: in vantaggio di due gol si fa rimontare, gioca, insomma, a sprazzi, fra luci e tenebre. Ultimamente, in tre partite, ha preso 9 goal e ne ha fatti 7. La difesa veniva definita ermetica, ora è un colabrodo. I secondi tempi, la Juve, li finisce in affanno, quasi a liberarsi dall’ossessione di soccombere.

    Ma è tutta colpa di Sarri? Un’ equazione elementare, quella per cui gli allenatori vengono sollevati dopo due o tre mesi, direbbe di sì. Una disamina più attenta porrebbe, invece, qualche dubbio. Prima di tutto la Juventus ha ancora 6 punti sulla seconda, con molte possibilità di vincere un Campionato condotto a lungo a un solo punto di vantaggio. In secondo luogo, “Sarri sì, Sarri no” sembra una posizione un po’ troppo semplicistica. E’ colpa sua una campagna acquisti assai discutibile, per usare un eufemismo? E’ sua la colpa d’una stagione terribilmente opaca del centrocampista “cardine”? Ovvero di Pjanic, del quale, ieri sera, s’è urlato al miracolo per un lancio riuscito. E’ colpa sua se la Juve è quasi sempre costretta a finire di giocare in 10 perché Ramsey, fino ad oggi, è esistito in due partite e Rabiot si è svegliato (e alzato dal letto) tre partite fa. L’involuzione di Bernardeschi iniziò già un anno fa e la leggerezza con cui è stata affrontata la questione terzini ( rincalzi non all’altezza, necessità di ricorrere a “un fuori ruolo”) sembrano responsabilità della dirigenza, a meno che non si pretenda che un allenatore appena arrivato si metta a contestare e criticare. Il tanto rimpianto Allegri forse lo faceva?

    Le verità o parte delle verità paiono essenzialmente due: la rosa juventina non è così stellare come si voleva e si vuol far credere e per allestire una squadra bella, ma competitiva, quindi con nuovi schemi, nuova mentalità, ci vuole tempo. Si sbagliava chi credeva in una Juve ( con questi uomini ) bella e irresistibile. Quanti anni ci ha messo Klopp a forgiare il nuovo Liverpool? Qui Sarri, dal primo giorno, è sotto esame. Ha provato a cambiarla la Juve, ha reinventato e ritrovato un Dybala precedentemente relegato nelle seconde file (vedi alla voce Allegri e dirigenza), ma ha rischiato e rischia di perdersi nella “translation”, cioè nella traduzione. Con questi uomini, senza un centrocampo dinamico (di Pjanic s’è detto, dei nuovi acquisti fantasmatici anche) in cui Bentancur è costretto a giocare fuori ruolo e Matuidi ha un anno d’età e confusione in più, la traduzione è e sarà impossibile. A questo si può aggiungere la sfortunata coincidenza di due infortuni nello stesso ruolo (Chiellini, Demiral) e la chiara, per quanto non esplicitamente dichiarata, convalescenza di De Ligt, il quale gioca con un vistoso problema di lussazione, forse cronica, alla spalla. Certo, le amnesie e i vuoti mentali di cui soffre la squadra, già manifestati nella partita col Napoli a inizio stagione, si ripetono così frequentemente da sembrare una vera e propria sindrome che l’allenatore toscano non sa guarire, ma, almeno per ora, non è lui da rifondare. Lo sono il centrocampo e la difesa della Juventus.

    Altre Notizie