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  • Juve, il centrocampo è un buco nero, così Allegri non va in Champions: serve almeno un colpo, Zakaria nel mirino

    Juve, il centrocampo è un buco nero, così Allegri non va in Champions: serve almeno un colpo, Zakaria nel mirino

    “Al 99% la Juve resterà questa”. Con queste parole Max Allegri ha provato a tagliare corto sul tema del mercato bianconero alla vigilia del match col Napoli. Provando a spazzare via ogni distrazione sul fronte Alvaro Morata (missione fin qui non proprio riuscita), ma anche allargando il discorso al resto della squadra. Però in quell'1% che rimane c'è anche tutta la speranza di Allegri che sa benissimo quanto la rosa a sua disposizione sia incompleta o quantomeno squilibrata. A parole difende tutti, è soddisfatto di persino di Alex Sandro, Rabiot, Morata solo per nominare i tre elementi che maggiormente avrebbero in realtà deluso contro il Napoli. L'unica concessione ai problemi della Juve la fa quando parla dei gol che mancano, ma non dagli attaccanti secondo il Max pensiero: sono quelli dei centrocampisti e in seconda battute sulle palle inattive. Tutto vero, ma non è solo questo. E allora è lì che almeno spera di poter alzare il livello della sua Juve, provando a far fruttare quell'1% di possibilità per migliorare l'organico di una squadra che se non va oltre l'1-1 contro un Napoli in queste condizioni allora rischia seriamente l'assalto al quarto posto.


    A CENTROCAMPO. Partirà Aaron Ramsey, almeno in questo il tecnico bianconero è stato sincero dopo due mesi di soli riferimenti a un affaticamento muscolare dalla degenza infinita. Poi c'è Arthur che vuole andare via, ma è zavorrato da peso a bilancio e ingaggio super dopo gli accordi presi all'interno del maxi-scambio con Miralem Pjanic. A parte Manuel Locatelli, più in generale sono tutti cedibili: Adrien Rabiot è un mistero continuo, Rodrigo Bentancur è involuto, Weston McKennie ha mercato ma sarebbe meglio trattenerlo. Anche perché il bilancio è importante ma senza Champions questa fase di austerity rischia di essere un doppio boomerang. Comunque i profili nel mirino, su cui affondare (almeno per ora) dopo una seconda cessione, sono quelli low cost: su tutti Denis Zakaria, sfida al Liverpool tra le altre per lo svizzero in scadenza dal Borussia Monchengladbach. Non che abbia particolari gol nelle gambe, in stagione è fermo a una rete segnata. L'uomo giusto piuttosto sarebbe sempre Aurelien Tchouameni, nemmeno lui un bomber ma uomo box-to-box che cambierebbe volto a tutto il centrocampo, per quanto ora appaia fuori dalla portata finché la Juve non riaprirà il portafogli. Al di là dei nomi, questa mediana non è da Champions. E la Juve senza Champions non può stare.

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