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  • Laziomania: date una maglia a quel Keita

    Laziomania: date una maglia a quel Keita

    Date una maglia a quel ragazzo. Date una maglia a Keita. La serpentina tra i due difensori del Toro non basta e non giustifica da sola una maglia da titolare: ma forse la voglia, forse l'incisività, quella si, quella una maglia la fa meritare. La Lazio si sveglia contro il Toro con un nuovo modulo: a Pioli magari non piacerà molto parlare di numeri, ma l'idea del trequartista ha avuto il grosso vanto di lasciar da solo Konko in balia dei tagli alle sue spalle di punte e mezzale. La Lazio si addormenta a fine primo tempo sotto di un gol, con un doppio-cambio tecnico al 39', e una certa area di confusione che permea la nebulosa Pioli da inizio stagione, a tratti, ma con frequenza. 

    Nebulosa-Lazio: che a stare a guardarla, questa Lazio targata 2016, un po' di spaesamento addosso viene: Felipe Anderson a volte è un buco nero che risucchia palloni ma non restituisce niente, la seconda stella a destra Konko vede le stelle quando lo assaltano in forze, le stelle sulla giacca del Generale Klose che senso hanno, dentro al rumore di questo attacco. Tanto rumore per nulla Djordjevic: si sbatte, si abbatte, si spegne con gran dignità, ritratto ad olio di una costellazione di tutto quello che poteva essere, e non è stato. 

    C'è da ammettere che al netto di un 11 iniziale piuttosto rivedibile, quantomeno per atteggiamento, Pioli almeno azzecca i cambi, sgarbugliando una situazione piuttosto imbarazzante: quella che capita quando alle parole, dignità e onorare il campionato, non corrispondono i fatti, quando le guerre stellari rimangono solo verbali, e non sul campo. La supremazia serba di Milinkovic conferma bontà del suo acquisto, lui sì, wishing on a star, ma date una maglia a Keita, piccola stella senza campo: tra i giocatori offensivi sembra avere una particolarità, una chicca, una vera e propria peculiarità. Pensate, incide sulla partita. E Dio solo sa, quanto non lo fanno gli altri.

    p.s.
    I tifosi invocano altre 7 partite: quelle europee, e il derby. Qui, per ora, ci si accontenta di Keita in campo, invocando che il resto venga di conseguenza. Sperando nelle stelle. 

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