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  • Leccemania: un calcio di valori anche a palla ferma

    Leccemania: un calcio di valori anche a palla ferma

    • Stefano Gennari
    Troppo spesso ci dimentichiamo cosa rappresenti lo sport ed in particolare il calcio, che è quello più seguito, e i valori che dovrebbe veicolare. Abbiamo la visione che i calciatori e chi ruota attorno al mondo del pallone siano “enti superiori” rispetto a noi spettatori ed invece una situazione come la pandemia ci dimostra che siamo tutti sullo stesso piano. La differenza sta nella visibilità che hanno i calciatori oltre alla passione che si nutre nei confronti di questo sport tale da rendere protagonisti ogni settimana i ventidue calciatori che scendono in campo. Questi, però, oltre a svolgere il loro lavoro sono anche protagonisti di una professione che dovrebbe far trasudare i valori di uno sport come il rispetto, la correttezza e l’onestà con alla base il divertimento. Sono tanti i giovani che idolatrano i calciatori e quindi vengono presi come esempio dentro e fuori dal campo quindi, in un momento difficile come questo, c’è bisogno di un loro apporto per sensibilizzare le persone.

    IL MESSAGGIO DI FALCO – Abbiamo visto in tv gli spot con calciatori e sportivi di tutte le discipline oltre ai numerosi messaggi sui social o quello di Caputo dopo il gol nell’ultima partita disputata in Serie A. Ciò è accaduto anche a Filippo Falco, fantasista del Lecce, che spinto dal Sindaco della sua città a sensibilizzare la gente a restare a casa, ha ricevuto invece la critica dal consigliere di opposizione in quanto i calciatori conducono una vita lussuosa. Non entrando nei meriti della discussione politica poiché non è questa la sede, bisognerebbe riflettere invece su quanto detto in premessa, cioè che mai come in questo momento ci si deve accorgere che i calciatori stanno vivendo la nostra stessa situazione di paura e purtroppo di sofferenza e un aiuto da parte loro a sensibilizzare i giovani che li seguono sia di fondamentale importanza; ciò è stato, in pratica, anche ciò che ha risposto il dieci del Lecce. A questi gesti se ne sono aggiunti altri ancora più importanti come le donazioni da parte di calciatori, società e presidenti con la dimostrazione che il calcio in questo momento non ha bandiere diverse ma si muove in un'unica direzione.

    UN CALCIO D’ESEMPIO – Proprio nel momento in cui si ferma il calcio si deve riflettere sulla sua essenza che si spera di rivedere una volta che si tornerà a calcare l’erba degli stadi: un calcio fatto di valori e di esempi, un calcio che unisce anziché dividere, un calcio di applausi anche quando si perde come dimostrato dai tifosi giallorossi dopo la sconfitta sonora contro l’Atalanta, gesto che è stato evidenziato dai media e si spera veicolante di aspetti positivi di uno sport e che tale deve essere.

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