Calciomercato.com

  • Fiorentina, Ljajic e Pradè a confronto

    Fiorentina, Ljajic e Pradè a confronto

    • Luca Cellini

    La strategia seguita dal direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, in quest'estate mai così piena di parole o di azioni trasversali dei procuratori dei giocatori già tesserati dal club gigliato, è stata quella del silenzio. L'abitudine a doversi confrontare già in passato fra una diversità di vedute fra la reale volontà dell'atleta e quella del suo agente, molto spesso portato a voler piu'guadagnare per sé, che a difendere l'interesse del proprio assistito, ha fatto si' che l'ex d.g. della Roma prima di fare scelte definitive, ami il confronto diretto, escludendo qualsiasi contatto anticipatorio a livello telefonico. E così l'uomo mercato del club guidato dalla famiglia Della Valle nelle prossime settimane si guardera' 'occhi negli occhi' con diversi elementi della squadra capitanata da Manuel Pasqual: da Stevan Jovetic a David Pizarro, incominciando dalle prossime ore con il 'contatto' diretto con Adem Ljajic.

    Leggenda narra che un anno esatto fa il serbo fosse ufficialmente sul mercato dopo il famoso scontro anche fisico con Delio Rossi, dopo una sostituzione nel corso di Fiorentina – Novara di campionato e, che il classe '91, dopo un paio di giorni di ritiro a Moena, in val di Fassa, chiese di voler restare a Firenze perchè voglioso di riconquistare l'affetto dei tifosi che aveva fin lì fortemente deluso.

    Le prestazioni eccellenti fin dai giorni di lavoro estivo e poi una stagione in crescendo hanno trasformato Ljajic da 'brutto anatroccolo', pagato oltre sette milioni di euro nel gennaio 2010, reietto ed indisciplinato atleta, famoso piu' per il discutibile 'fuori campo', che per le prestazioni sul terreno di gioco, fino a 12 mesi fa assai deludenti, al quasi 'top player' di oggi, capace di trascinare la Fiorentina in un meraviglioso girone di ritorno che lo ha anche portato a collezionare il record di reti personale stagionale e ad eleggerlo a nuovo idolo dei supporters gigliati. La versione 'buonista' vuole Ljajic trasformato dall'amore per una sua connazionale che gli ha fatto mettere la 'testa a posto' e dato regolarità nella vita quotidiana. La versione 'maliziosa' vede invece l'ex Partizan Belgrado autodisciplinatosi per invito del suo procuratore, Fali Ramadani, che un'estate fa lo ha invitato ad impegnarsi e cambiare registro, in modo che ad un anno dalla sua scadenza del contratto, giugno 2014, potesse 'minacciare' il club viola in termini di rinnovo, facendo il gioco del: 'se non vendete Jovetic-altro assistito dell'agente albanese-tedesco-non arriva il prolungamento di Ljajic'.

    Sta di fatto che quella firma all'estensione del contratto del numero 22 della Fiorentina che sembrava dovesse essere una formalità, per bocca di tutti i dirigenti viola nel passato campionato, perchè Ljajic doveva avere un debito di riconoscenza nei confronti del mondo gigliato, che lo aveva aspettato, cresciuto e valorizzato, si è tutt'altro che materializzata. Il confronto delle prossime ore fra il giocatore e Daniele Prade' è aperto a tutti gli scenari: quest'ultimo dovrà capire se il talentino serbo ha intenzione di rimettersi in gioco nella rosa di Montella, dove ha tutt'altro che il posto assicurato, visto che è arrivato Giuseppe Rossi e giungera' anche un altro 'top player' di spessore offensivo, e soprattutto c'è la volontà di rinnovare con quel club che, lo ha aspettato e rilanciato, o lo stesso Ljajic sogni altri lidi, come il Milan, che avrebbe già un accordo con suo procuratore. In caso in cui Ramadani e soprattutto il giocatore, vogliano prendere ulteriormente tempo, la Fiorentina è pronta ad accelerare la cessione di quest'ultimo, che è già da tempo sul mercato. Non è un caso che si stanno battendo piste alternative allo stesso Ljajic: da Ilicic a Gomis. Gli scenari sono molteplici, con persino la possibilità di un esclusione del giocatore dal lavoro di campo con il resto della squadra nei primi giorni di pre ritiro a Montecatini, per 'forzare' la mano verso il giocatore. Sicuramente il caso non finira' come l'affaire Montolivo-Fiorentina, pessimamente gestito dal club viola due anni fa.

    Altre Notizie