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  • Mancini e la Sampdoria: 'Ho avuto la fortuna di giocarci e di amarla'

    Mancini e la Sampdoria: 'Ho avuto la fortuna di giocarci e di amarla'

    • Lorenzo Montaldo
    I ricordi di quelli che sono stati anni irripetibili della propria vita non svaniscono mai. È così per tutti, ed è così anche per Roberto Mancini. Probabilmente, la fase più alta della carriera del Mancio è rappresentata dalle 15 stagioni alla Sampdoria. Di sicuro quegli anni in blucerchiato saranno irripetibili. Lo sa bene anche lo stesso Mancini, che lo ha raccontato nel corso della trasmissione di Sky Sport 'I signori del calcio': 

    "Ho avuto la grande fortuna di crescere nel Bologna che è stata una cosa fondamentale, poi di vivere 15 anni straordinari alla Sampdoria che per me era la famiglia, i miei compagni alla Samp erano come miei fratelli" racconta l'indimenticabile numero 10 blucerchiato. "Sono stato fortunato di giocare in quegli anni nel migliore campionato del mondo, in Italia giocavano tutti i più grandi calciatori. I tempi erano completamente diversi. Fossi stato oggi calciatore avrei sicuramente viaggiato molto perchè girare il mondo, conoscere molte persone, diverse culture aiuta a crescere e a migliorarsi". 

    Difficile immaginare un periodo simile, soprattutto nel calcio moderno: "Me lo auguro per i tifosi della Sampdoria che ci possa essere un'altra epoca così però penso che possa essere abbastanza difficile, di Mantovani ce ne è stato uno e non credo possa essercene un altro, era al di sopra di tutto e tutti, aveva un'intelligenza che nessun altro aveva. Era riuscito a costruire una squadra prima di giovani ragazzi e poi di uomini che hanno vinto quasi tutto. Ho avuto la fortuna di giocare e di amare una squadra così, amare totalmente i miei compagni di squadra. Non credo possa capitare un'altra volta, i tempi più belli in assoluto sono stati gli anni '80 – '90, oggi sicuramente girano più soldi, ci sono giocatori anche mediocri che guadagnano come campioni”.

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