
Milan, Conceicao si aggrappa agli alibi ma il suo percorso è negativo: tutti i capi d'accusa
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CONCEICAO COLPEVOLE - A otto giornate dalla fine gli alibi sono finiti e tutte le componenti, dal vertice più alto a quello più basso della piramide, devono assumersi le proprie responsabilità. Sergio Conceicao in realtà ha tentato di aggrapparsi a qualcuno di questi al termine di Napoli-Milan: l’assenza di Ruben Loftus-Cheek e i problemini di Malick Thiaw e Rafael Leao. Il centrocampista inglese, in realtà, non è mai stato veramente a disposizione nemmeno con Paulo Fonseca, sempre alle prese con i soliti problemi muscolari. Senza dimenticare che Thiaw è finito in mezzo all’inconcepibile e folle alternanza dei difensori centrali tutta di stampa portoghese ( iniziata da Fonseca e rifinita da Conceicao) mentre Rafa ha iniziato in panchina 1 gara su 3 da quando al timone c’è Sergio Conceicao. Al posto del numero 10 ha trovato spesso spazio Joao Felix: l’ex bambino prodigio del Benfica era stato chiesto a gran voce proprio da Sergio Conceicao ma fin qui è rimasto alla buona mezz’ora giocata all’esordio in coppa Italia contro la Roma con tanto di gol all’esordio. Il tecnico nativo di Coimbra non è certamente il responsabile unico di questa stagione così brutta per i colori rossoneri, ma le sue colpe sono fin troppo evidente e hanno contribuito alla decrescita di alcuni dei giocatori più rappresentativi della rosa, Pulisic in primis. A questi vanno aggiunte alcune scelte strategiche sbagliate, la mancanza di un gioco riconoscibile e il flop in Champions League.
OCCASIONE SPRECATA - Sullo spessore dell’uomo e del professionista Sergio Conceicao nulla da dire, la sua storia nel calcio parla da sola. Il campo, però, sta emettendo un verdetto chiaro: questo Milan non sembra essere fatto per lui. Per il suo modo di fare calcio e per i suoi metodi. Da quando è subentrato a Fonseca il Diavolo deve combattere con un fattore: l’iniziale vantaggio degli avversari. Una costante che denota una difficoltà evidente nel saper motivare al meglio la squadra oltre a una preparazione tattica insufficiente. Se fino a l’altro ieri Sergio Conceicao aveva ancora qualche bonus per l’eventuale riconferma la sensazione diffusa è che se li sia giocati male. La Supercoppa Italiana alzata al cielo dopo due successi entusiasmanti contro Juventus e Inter oggi ha le sembianze di un brodino che sarà anche fuori stagione la prossima estate quando al nuovo direttore sportivo verrà affittata la decisione finale sulla conduzione tecnica.
