"Milan: e se fosse tutto un bluff?". Titola così Tuttosport in edicola oggi, facendo il punto sulla trattativa per la cessione del Milan da Fininvest a una cordata cinese dai contorni (e dai nomi) ancora imprecisati. La proroga del closing a febbraio comporterà il versamento di un’altra maxi-caparra (altri 100 milioni, per un totale di 200 milioni complessivi), cioè il triplo di quanto pagato da Thohir per avere il controllo dell’Inter. Il quotidiano torinese si domanda: come è possibile che questi soldi arrivino senza problemi, mentre il resto dell’investimento è bloccato in Cina dall’iter burocratico? E di chi sono i soldi? Secondo gli acquirenti, si tratterebbe di somme già nella disponibilità delle banche coinvolte, ma fuori dalla Cina: questo versamento arriverebbe da Hong Kong. Si tratta di caparra o di un acquisto a rate? Restano infine molti dubbi anche sulla composizione della cordata. Gli investitori coinvolti con quote rilevanti sarebbero quattro o cinque, ma la segretezza che li circonda è sempre più misteriosa. Sino-Europe, ad esempio, non ha un sito web. Haixia invece ce l’ha, ma solo in cinese.