
Baggio: "Sinner un esempio meraviglioso da seguire. Io su Holly e Benji? Ecco com'è andata"
- 2
L'INCONTRO CON JANNIK SINNER - "E' stato strano. Ci eravamo fatti una videochiamata tramite il suo allenatore che era stato a casa mia per farmi un saluto, lui si stava allenando nel periodo che era fermo. Ci siamo salutati un minuto e ci siamo dati appuntamento che magari ci saremmo visti per una grigliata insieme. E poi è successo a Roma, stavamo prendendo l'ascensore per andare a pranzo, lui è entrato con la mamma e con il papà che erano stati in udienza dal Papa. E' stato un incontro casuale praticamente. Quando l'ho visto sono andato a salutarlo. Il primo post che ha fatto mia figlia Valentina su Instagram è stato dedicato a lui. Io non lo conoscevo, ma ho sentito alcune sue interviste e mi ha colpito profondamente. Credo che sia un esempio meraviglioso per i giovani da seguire. Nonostante tutto quello che sta vivendo e che gli ruota intorno, credo che sia un ragazzo umilissimo e a posto. L'augurio che posso fargli è che rimanga così: il mondo ha bisogno di gente così. Mi auguro che venga preso proprio a modello da tanti giovani perché ne abbiamo bisogno".
SPORT DALLA TV A YOUTUBE - "Seguo lo sport, mi piace seguire il basket, l'NBA... Dopo la pandemia ho smesso un po' di guardare la televisione perché non mi piacevano certe cose, mi sono dedicato più a YouTube e lì vedo tutto lo sport, dal calcio al basket, football americano... Alla fine si possono vedere tante cose e puoi essere informato bene".
LEBRON JAMES - "Non dico niente di nuovo. C'è un'ammirazione incredibile, a 40 anni fare ancora quello che fa... Pochi infortuni in carriera per lui? E' frutto della sua forza ma di tanti sacrifici in allenamento. Arrivare così alla sua età vuol dire che ha lavorato sempre in maniera incredibile".
BAGGIO IN HOLLY E BENJI - "Ovviamente erano altri anni. E' stata una sorpresa anche per me, avevo Valentina e i miei figli che guardavano Holly e Benji: è stata una cosa inaspettata e mi ha lasciato senza parole".
A PARTE L'ITALIA UN PAESE DA CUI HA SENTITO AFFETTO MOLTO FORTE - "Il Giappone e la Cina sono stati due Paesi che mi hanno veramente sorpreso. Ci sono stato qualche anno fa e devo dire che mi ha sorpreso l'affetto di tantissimi tifosi, che non hanno la mia età ma magari ragazzi dai 20 ai 30 anni. Di qualunque squadra, là sono tifosissimi del nostro calcio. Questa cosa mi ha sorpreso. Io dico: ho smesso da più di 20 anni, c'è sicuramente un ricambio nel calcio di oggi. Questa cosa faccio fatica anche io a darmi una spiegazione".
OPERAZIONE NOSTALGIA - "Sono stato lì a salutarli. Mi piacerebbe giocare sempre, però ormai devo dire assolutamente che non posso più fare niente perché non sono in grado, sarebbe troppo rischioso. Un po' per l'età e un po' per tutti gli interventi che ho avuto".
COSA PROVA QUANDO TORNA IN CAMPO - "E' una delle pochissime volte in cui provo invidia per qualcuno. Il campo è stato qualcosa di meraviglioso, uno deve combattere poi anche il fatto di abituarsi a non avere più quella fortuna di poterci correre sopra. Però è la vita. Sembra che dobbiamo combattere sempre con tante cose, ma questa è stata forse la più difficile".

Commenti
(2)Scrivi il tuo commento
È stato difficilissimo anche per tutti noi non vederti più indossare gli scarpini, un genio come...