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Milan, la pubalgia condiziona Suso: per Gattuso è un problema da risolvere
PROBLEMA PUBALGIA - Impalpabile, emarginato e mai capace di saltare l’uomo. Ha perso palloni banali che hanno spesso innescato il contropiede della Lazio. Suso non sta bene, questo è evidente a molti. Ancora alle prese con la pubalgia, che lo condiziona e non gli permette di allenarsi come chiede il tecnico Gattuso. Dopo il gol messo a segno contro il Genoa il 21 gennaio, l'ex Genoa nelle altre 5 partite non è riuscito a lasciare il segno. I dubbi sono di natura fisica ma anche caratteriale: troppo spesso nelle ultime stagioni lo spagnolo alterna momenti di massimo splendore a lunghe pause che coincidono con la parte centrale della stagione. E' anche un discorso di mentalità, perché dal folletto di Cadice ci si aspetta quello scatto in avanti che gli faccia guadagnare lo status di campione e non solo di giocatore importante.
CON IL SASSUOLO CASTILLEJO? - Seguendo il modus operandi di Gattuso, difficilmente Suso non partirà dal primo minuto contro il Sassuolo sabato pomeriggio a San Siro. Nelle difficoltà, il tecnico non abbandona mai i suoi giocatori ma li aspetta come fatto con Hakan Calhanoglu. Il Milan da lui vuole ben altro tipo di prestazione già a partire dall'incrocio, decisivo, contro i neroverdi che sarà giocata come se fosse una finale. E farlo senza il miglior Suso rischia di diventare delittuoso. Samu Castillejo, dal canto suo, gode di un'ottima condizione fisica e mentale, pronto eventualmente a essere chiamato in causa anche a partita in corso.