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Pioli in difficoltà: la posizione del Milan

Pioli in difficoltà: la posizione del Milan

  • Federico Albrizio e Daniele Longo
Primi inseguitori del Napoli, ora in lotta disperata per un posto in Champions League: in un solo mese tutto è cambiato per il Milan. Sette partite senza vittoria, quattro sconfitte consecutive tra campionato e Supercoppa, ultima quella con l'Inter nel derby che ha sancito come la fine del tunnel ancora non si intraveda. Inevitabili i processi e che sul banco degli imputati sia finito per primo Stefano Pioli. I tifosi, gli stessi che fino a poche settimane fa lo osannavano con il celebre coro 'Pioli is on fire' ora chiedono la sua testa, ma la società rossonera ha altre idee.

FIDUCIA A PIOLI - La situazione è chiaramente grave e nessuno si aspettava un crollo così verticale, ma sono sotto gli occhi di tutti anche le difficoltà di Pioli nell'affrontare la situazione e trovare una soluzione ai problemi. Soluzione che non può certamente essere quella proposta nel derby, escludere Leao e arroccarsi per provare a coprire almeno i buchi della difesa. Non è questa la filosofia che il Diavolo ha rilanciato con forza negli ultimi tre anni e che ha portato alla conquista del 19° scudetto: il Milan deve lottare sempre per vincere, non può pensare solo di limitare i danni nella sconfitta. Un concetto chiaro a Maldini e Massara e a RedBird, ma allo stato attuale non cambiano i piani su Pioli che resta alla guida della squadra. D'altronde, l'esonero non è uno scenario previsto nelle idee di gestione della proprietà americana, la tendenza è di non cambiare in corsa se non a fronte di di cataclismi e tirare le somme alla fine della stagione. E questa resta la linea di condotta da seguire. L'ultima parola spetta comunque alla dirigenza che ha il polso della situazione vivendo nel quotidiano l'ambiente, ma al momento non ci sono segnali di un prossimo allontanamento di Pioli. Al tecnico, però, viene chiesta un'inversione di tendenza immediata, visto anche l'avvicinamento del doppio confronto con il Tottenham agli ottavi di Champions League. Bisogna fermare la caduta per non compromettere la partecipazione alla prossima edizione della massima competizione europea, obiettivo da non fallire per proseguire sul percorso di crescita del club: non dovesse arrivare una reazione e dovessero anzi presentarsi altri risultati estremamente negativi non è escluso che lo scenario possa cambiare e anche la società possa rimettere in discussione la guida tecnica del progetto. Tutto passa dal campo: avanti con Pioli, ma il tempo per tirare fuori il Milan dalla crisi stringe.

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