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  • Roma, buco da oltre 50 milioni: bisogna cedere. Manolas il sacrificato?
Roma, buco da oltre 50 milioni: bisogna cedere. Manolas il sacrificato?

Roma, buco da oltre 50 milioni: bisogna cedere. Manolas il sacrificato?

  • Francesco Schito
Il bilancio della Roma, almeno per il momento, non sorride. La Roma archivia il primo semestre della stagione 2016-17 con un negativo di 53.4 milioni di euro. Cifre che non spaventano la società - il motivo principale è legato alla mancata qualificazione alla Champions League - ma che potrebbero riflettersi sul prossimo mercato romanista. Il club, nella sua relazione, oltre ai mancati introiti della principale competizione continentale, individua nella minore incidenza delle plusvalenze (da 29 milioni a 8.6) e nel maggior peso degli ammortamenti le altre due cause di un bilancio tutt'altro che florido. Scendono, in maniera inevitabile, anche i ricavi: 88 milioni di euro contro i 118 registrati il 31 dicembre del 2015.

IL PESO DELLA CHAMPIONS - L'Europa League è sostanzialmente un bagno di sangue per una società abituata a giocare la Champions. La Roma è passata dai 52.4 milioni di euro di proventi al 31 dicembre 2015 ai "soli" 23.7 milioni di questo semestre, perdendo inoltre circa 28 milioni di euro di ricavi dalla combinazione dei risultati delle gare continentali e dai diritti televisivi. Nelle sue previsioni, la Roma pronostica un "risultato economico separato e consolidato per l'esercizio 2016-17 in significativo miglioramento rispetto a quanto registrato nel primo semestre dell'esercizio". A incidere saranno ovviamente le performance della squadra, che andando avanti in Europa League può provare ad arginare questa falla, e i possibili introiti di mercato. 

LE DUE FINESTRE TRASFERIMENTI - La Roma si è già portata avanti ufficializzando a gennaio la cessione di Iago Falqué al Torino, incassando un mini-tesoretto che non è stato poi investito sul mercato in entrata, visto l'arrivo in prestito del solo Grenier. A differenza della scorsa stagione, con la cessione di Pjanic concretizzata entro il 30 giugno non solo per motivi di bilancio ma anche per ragioni strettamente legate all'accordo stilato con la UEFA in chiave fair play finanziario, la Roma non dovrebbe avere la necessità immediata di vendere uno dei suoi big già prima dell'apertura ufficiale del mercato. La qualificazione in Champions si rivela certamente una condizione vitale per il bilancio giallorosso, ma è altamente probabile che uno dei top player giallorossi debba partire nella prossima finestra trasferimenti, come da recente tradizione. Con Radja Nainggolan che ha giurato amore eterno e Antonio Rudiger che sembra uno dei preferiti di Luciano Spalletti, il sacrificato potrebbe essere Kostas Manolas: l'ostacolo del contratto con l'Olympiacos è stato superato nella scorsa estate, il greco rischia di essere il principale finanziatore del prossimo mercato romanista. L'alternativa è quella di un addio meno doloroso (e meno remunerativo): Leandro Paredes ha diversi estimatori in giro per l'Europa e la sua non sarebbe una cessione clamorosa, da abbinare a eventuali altri addii minori per irrobustire le casse. Solo la vittoria dell'Europa League garantirebbe un introito pari all'accesso agli ottavi di finale di Champions, permettendo ai giallorossi di non doversi privare di giocatori chiave per la prossima stagione in attesa di decidere chi sarà il prossimo ds e chi il prossimo allenatore, se Luciano Spalletti dovesse andar via. 

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