
Roma, è il momento più difficile per Pellegrini. Nel mirino dei tifosi, cosa cambia con Juric
- 51
PERCHE' DE ROSSI E' STATO ESONERATO
La durissima contestazione subita dal centrocampista classe '96, all'ingresso e all'uscita dal centro sportivo di Trigoria, è un segnale pesantissimo della profonda scollatura che si è venuta a creare tra la parte più calda e viscerale del tifo romanista e i suoi calciatori, in particolare nei confronti di quelli nei quali oggi viene più naturale riconoscersi. Quindi il gruppo degli italiani e, nel caso di Pellegrini, dei giocatori romani e romanisti, cresciuti nel settore giovanile e per questo investito di una responsabilità maggiore. Il trattamento dedicato ieri al giocatore della Nazionale – con eccessi assolutamente da condannare senza se e senza ma – rischia di creare una situazione irrespirabile, tossica, con conseguenze imprevedibili sulle dinamiche di spogliatoio e sul lavoro quotidiano di Juric. Con tutto il rispetto per Bryan Cristante, l'altro elemento della rosa oggetto delle più forti contestazioni del surreale pomeriggio di martedì, il nome di Pellegrini e quella fascia al braccio implicano altro.
PRIMA MOURINHO E ORA DE ROSSI: A ROMA E' CAOS
Anche in occasione dei suoi ultimi giorni da allenatore della Roma, Daniele De Rossi si è messo a protezione dei suoi calciatori e ha in qualche modo “sfidato” il parere contrario della sua gente in merito a quei ragazzi – Pellegrini, Cristante, ma anche Paredes – che sono stati maggiormente bersagliati dalle critiche negli ultimi tempi. Era nella posizione di farlo, per tutto ciò che ha rappresentato e continuerà a rappresentare anche dopo questa dolorosa e traumatica separazione. Anche per questo, il timore che un personaggio nuovo nella città di Roma ed estraneo a determinati meccanismi come Ivan Juric non abbia le spalle sufficientemente larghe per sostenere tutto questo esiste. Tanto più in un momento storico in cui la dirigenza e la proprietà non godono propriamente del 100% dei consensi.
COME SARA' LA ROMA DI JURIC
Parlando più semplicemente di calcio giocato, come dobbiamo immaginarci il ruolo di Lorenzo Pellegrini nella Roma dell'ex tecnico del Torino? Difficile e gravissimo sarebbe immaginare una decisione per grattare la pancia dei tifosi, quindi un'esclusione o una posizione comunque meno centrale del numero 7. Molto più facile supporre che inizialmente l'allenatore croato decida di ripartire dalle certezze e da quei giocatori che conoscono meglio ogni angolo dello spogliatorio e che sanno odorare gli umori di una piazza in subbuglio. Quindi Pellegrini titolare e leader a modo suo da ascoltare. Senza perdere di vista un aspetto fondamentale: dopo una partenza così a rilento, quello che conta sono principalmente i risultati. E, con un contratto firmato fino a giugno 2025 e un'opzione di rinnovo che scatta solamente in caso di qualificazione alla Champions League, arriverà il momento nel quale Juric dovrà decidere quale strada prendere. Per il bene suo e di tutta la Roma.
