
Roma, Ranieri: "Io Senior Advisor, ma se non mi ascoltano arrivederci. Gasperini e Ten Hag? Come stanno le cose"
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"Io sarò senior advisor, e mo’ traducetelo come ve pare (ride, ndr). So che sarò un punto di riferimento per loro, consiglierò cosa è giusto e cosa non lo è, ma poi a decidere è la proprietà. Credo sia per tutti così".
ALTRI DIRIGENTI? - "Scusatemi, ma se arriva un dirigente sopra di me, io che ci sto a fare? I tifosi devono stare tranquilli, io non scappo. Scappo solo se non conto. Non farò il parafulmine di nessuno. Se non decido e non mi sento importante, io non faccio il parafulmine, me ne vado. Oggi mi sento al centro del progetto. Nel momento in cui mi sentissi al lato di questo, arrivederci e grazie".
L'IMPORTANTE E' ESSERE ASCOLTATO - "Ma sì, non è questo il problema. Non è l’etichetta o la dicitura che mi farà stare qui o meno ma se sarò una persona ascoltata o non ascoltata. Il resto, se sono un dirigente, un consigliere, non mi interessa molto. Mi interessa invece capire se quando dirò che va fatta una cosa per il bene della Roma, sarò seguito".
SULL'ALLENATORE - "L’allenatore non è scelto da me, non funziona così. Se ho fatto una lista di nomi, con pregi e difetti, sta anche ai Friedkin deciderlo. Ghisolfi ed io abbiamo seguito il modello inglese. Siamo partiti da 7-8 nomi per arrivare a 3-4". E la lista è stata consegnata? Chiedono a Ranieri, che risponde: "Da mo'. Siamo vicini, molto vicini, sono convinto che arriverà un buon allenatore. Chiunque arrivi, lasciamolo lavorare. Ora ho detto di prendere un tecnico da Roma e andiamo avanti".
I GIOCATORI GLI HANNO CHIESTO DI RESTARE - "Sì però ho risposto: no grazie".
TEN HAG - "Ci credete che non lo conosco? Mai incontrato. Ho letto che sarei andato a cena con lui. Mai visto. Credetemi, vi prego".
GASPERINI - "Certamente, ho sempre detto che più bugiardi dei calciatori ci sono soltanto gli allenatori ed ex calciatori (e scoppia a ridere, ndr). Torno serio, signori miei andate a chiedere a qualsiasi allenatore se sarebbe felice di allenare la Roma. Chi vi risponderebbe di no?»
COSA SERVE - "La squadra non va rivoluzionata. Vi faccio un esempio: state scrivendo, giustamente, che la Roma segna poco. Per il prossimo anno, quindi, dobbiamo prendere calciatori che sappiano fare gol".
PELLEGRINI - "È uno dei centrocampisti più forti d’Italia, non ho nessun dubbio e nessuno può smentirmi. Ripartire da lui anche l’anno prossimo? Dipende da Lorenzo. Io lo stimo».
