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    Sampdoria, a Bogliasco Evani prova la difesa a tre. Altare out

    Sampdoria, a Bogliasco Evani prova la difesa a tre. Altare out

    • Lorenzo Montaldo
      Lorenzo Montaldo
    La Sampdoria comincia a guardare con realismo l’ipotesi dei playout e si muove in anticipo per farsi trovare pronta, soprattutto sul piano difensivo. Evani sta lavorando su nuove soluzioni e ha iniziato a testare la difesa a tre, un assetto che potrebbe diventare cruciale per affrontare la doppia sfida salvezza. Le prove tattiche in corso risentono delle assenze pesanti e di alcune variabili ancora incerte, ma lo scenario comincia a prendere forma.

    La prima certezza riguarda le defezioni. Altare, operato al crociato, è già fuori causa per i playout. Romagnoli sta recuperando da un problema al tendine d’Achille, ma essendo fuori lista non potrà comunque essere utilizzato. Questo restringe le opzioni e costringe Evani a cercare equilibrio con le risorse disponibili. La scelta della difesa a tre sembra una necessità oltre che una convinzione tecnica.

    Tra i possibili titolari, Bereszynski rappresenta un’opzione concreta sulla destra. Ha già ricoperto il ruolo di braccetto destro in 14 occasioni, offrendo garanzie in termini di esperienza e adattabilità. Tuttavia, sarà impegnato con la Nazionale polacca fino al 10 giugno e rientrerà solo l’11 o il 12, rischiando di avere appena due giorni di allenamento prima della gara d’andata, che potrebbe disputarsi il 15. Una variabile che impone prudenza nelle valutazioni.

    Riccio si candida per il lato opposto. È stato titolare nelle ultime tre partite e si è adattato bene al nuovo sistema. Potrebbe essere confermato come braccetto sinistro, dando continuità a un percorso già avviato. Al centro della retroguardia, Ferrari appare in vantaggio. Ha giocato 90 minuti contro Cremonese, Salernitana e Juve Stabia, dimostrando tenuta. Curto è un jolly. È stato impiegato con regolarità sia da Semplici che dall’attuale tecnico e può coprire tutti e tre i ruoli della linea difensiva. La sua candidatura è solida e la sua duttilità potrebbe essere l’arma decisiva per cucire la linea arretrata su misura dell’avversario e delle condizioni della rosa. Meno probabile, invece, l’impiego di Veroli. Rientrato dopo una frattura mandibolare, non gioca una partita intera da aprile e non sembra avere ancora i 90 minuti nelle gambe.
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