Alex Sandro torna al top, ma il futuro alla Juve resta in bilico: rinnovo in stallo

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Le sue prestazioni nell'ultima stagione avevano fatto storcere il naso a quanti, negli anni precedenti, lo avevano eletto - insieme a Marcelo - tra i migliori terzini sinistri del mondo. C'era qualcosa che non andava in Alex Sandro, spesso distratto in difesa e poco incisivo in attacco. Un rendimento che aveva bloccato ogni trattativa per il rinnovo del contratto in scadenza 2020 con la Juventus e lo aveva fatto finire al centro del mercato.RITORNO AL TOP - Paris Saint-Germain e Manchester City erano le squadre più interessate, ma la scorsa estate nella sede della Continassa il club del presidente Agnelli non ha ricevuto porposte degne di nota, dai 40/50 milioni in su, che avrebbero potuto portare alla cessione del brasiliano. Che è così rimasto nella squadra di Massimiliano Allegri e, a giudicare i primi mesi di stagione, sembra averlo fatto con un'altra testa. Qualche imprecisione in fase difensiva c'è ancora, ma è in quella offensiva che il classe '91 sembra essere tornato quello ammirato nei primi mesi in bianconero. Tante discese, tanti dribbling, tanti cross, uno dei quali ha fornito a Mandzukic l'assist per sbloccare Milan-Juve domenica scorsa.
FUTURO IN BILICO - In campo Alex Sandro è tornato al top, ma il suo futuro resta un punto di domanda. I discorsi per il rinnovo intavolati dal suo agente e Beppe Marotta qualche mese fa stanno procedendo a rilento, anche dopo l'addio dell'ad non ci sono state accelerate importanti. Non c'è accordo sull'ingaggio dell'ex Porto, che attualmente percepisce 2,8 milioni di euro l'anno e ne chiede almeno 4,5. Una soluzione andrà trovata in tempi brevi: se non ci sarà il tanto agognato prolungamento, la prossima estate sarà quella dell'addio di Alex Sandro alla Juve: ancora Psg e Manchester City, ma anche Real Madrid e United, sono pronti ad approfittare di un prezzo che, a un anno dalla scadenza, dovrebbe necessariamente essere al ribasso.
Giorgio, l'Atalanta è l'Atalanta, la Juve è la Juve. Ci sono standard ed obbiettivi diversi. Oltretutto alla Juve giocava in Primavera, dove Beltrame faceva il fenomeno ed ora gioca nel Den Bosch. Che sia forte non v'è dubbio, ma non puoi pensare che un giocatore che ha fatto bene in primavera automaticamente si ripeta in prima squadra. Se no il povero Stefano sarebbe stato il nuovo del Piero, invece... Untersee che in Primavera sembrava il nuovo Zambrotta, non è nemmeno titolare nell'Empoli. Chibsah, che sembrava un brocco pure in Primavera, a Frosinone è titolare fisso. Quanto fatto in Primavera conta poco, se poi non si riesce a fare il salto da giocatore semiprofessionista a professionista ad alti livelli!!!
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