Bologna-Genoa e quello scudetto scippato dai fascisti
L'ultima volta accadde nel 2009, con un 3-1 firmato da Kharja, Sculli e Zapater, per i liguri, e da Di Vaio per gli emiliani. Il successo precedente risaliva a quasi vent'anni prima, nel 1991, quando i liguri si imposero grazie alla tripletta di Pato Aguilera che sancì il 3-0 finale.
Addirittura agli albori della Serie A bisogna invece risalire per trovare la prima storica vittoria del Genoa (anzi del Genova, come si chiamava allora) in terra emiliana: era il 25 maggio 1930 ed il grifone passò di misura 1-0.
Per il resto nettissima predominanza dei felsinei che vantano 21 vittorie e 17 pareggi, con 79 reti all'attivo e 45 subite. Nel computo rientrano anche le due sfide di Serie B giocate nel 1996 e nel 2006, entrambe vinte dai bolognesi (2-1 e 3-1).
Tuttavia il precedente più famoso tra le due squadre non è contemplato nelle statistiche ufficiali, in quanto avvenuto prima dell'istituzione della Serie A. Era il 1925 e le due squadre, come accadeva allora si affrontarono nella semifinale del campionato dopo aver vinto i rispettivi gironi iniziali. Alla fine, dopo ben cinque contestatissimi scontri diretti, vinsero i felsinei ma soltanto grazie all'aiuto storicamente comprovato dei vertici del partito fascista, tra i cui gerarchi figurava anche Leandro Arpinati, amico intimo di Mussolini e podestà di Bologna. In pratica i felsinei, aiutati in tutti i modi da Arpinati e i suoi sodali, scipparono ai liguri la possibilità di conquistare nella finalissima contro la modesta Alba Roma quello che sarebbe stato il loro decimo scudetto.
Qualche anno fa il quotidiano britannico “The Guardian" definì questa come la più grande ingiustizia del calcio mondiale. Tanto che da qualche mese club e tifosi genoani si sono mobilitati per far assegnare ad ex equo quel titolo, ribattezzato lo "scudetto delle pistole" organizzando un dossier e una raccolta di firme da presentare in Figc nel tentativo di riottenere giustizia ad oltre 90 anni di distanza.
