Cristian Brocchi, che ha appena concluso la sua carriera da calciatore, rivela a Radio Sei: 'Un giorno mi piacerebbe allenare in serie A e magari tornare alla Lazio, questa volta da allenatore. Adesso però voglio anche godermi i miei figli. Il momento più brutto con i biancocelesti? Forse quello dell'infortunio: quel giorno ho realizzato che avrei smesso di giocare a calcio. Sportivamente parlando, però, la sconfitta di Napoli è stata quella che più mi ha fatto male in questi anni. Quella gara ci ha tolto qualcosa che meritavamo. Il momento più bello, invece, la conquista della Coppa Italia: la posso paragonare ad una Champions League, emotivamente è stata qualcosa di inimmaginabile. Il tecnico che mi ha dato di più? Cesare Prandelli: è stato quello che dal calcio di serie C mi ha insegnato tanto sia a livello tattico che in quanto a spirito di abnegazione. Ha creduto in me, soprattutto nel momento più difficile della mia carriera, quando al Milan giocavo poco. Quando sono arrivato a Firenze disse per Brocchi metto la faccia io, e quindi posso solo ringraziarlo'.

'Spesso la Lazio non è stata rispettata a livello mediatico, ma non parlo di un giornale in particolare, quanto piuttosto di un atteggiamento generale - continua Brocchi, riferendosi alle polemiche degli ultimi giorni -. Quando eravamo davanti si parlava sempre delle squadre che dovevano rincorrere; quando ottenevamo buoni risultati non venivano messi in risalto come se li avessero ottenuti le altre squadre'.