
Camarda superstar, l'Italia ha trovato il numero 9 del futuro. E il Milan lo blinda
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CRESCITA CONTINUA - Compiuti i 16 anni che, per regolamento, consentono di siglare il primo accordo triennale, Francesco Camarda si appresta ad entrare ufficialmente in una nuova dimensione. Quella di giocatore pronto per altri palcoscenici, sempre più distanti dalla dimensione del settore giovanile dove, da sottoetà, ha fatto la differenza in ogni categoria. Realizzando caterve di reti ma arricchendo e completando, passo dopo passo, un bagaglio tecnico di primissimo livello. La prima stagione nella Primavera del Milan, sotto la guida di un allenatore come Ignazio Abate, con l’esperienza formativa della Uefa Youth League fino alla finale persa con l’Olympiacos, è stato il trampolino necessario per fare un ulteriore passo in avanti e guadagnarsi la considerazione anche di diversi club stranieri.
NEL SEGNO DI IBRA - Le attenzioni di Manchester City e Borussia Dortmund su tutte hanno costretto il Milan ad accelerare la trattativa per blindare il suo gioiello, passando anche da dei momenti di difficoltà per definire nei dettagli un affare che dal principio tutte le parti avevano l’interesse a concludere con esito positivo. Perché il Diavolo ha capito sin dal primo giorno di trovarsi tra le mani un’autentica gemma e se l'è coccolata da principio e perché Francesco Camarda non ha mai nascosto il suo tifo sfrenato per i colori rossoneri, testimoniata dalla sua frequente presenza sugli spalti di San Siro, e l’ammirazione in particolare per un fuoriclasse come Zlatan Ibrahimovic. Ieri idolo di fanciullezza, oggi figura importante nelle dinamiche dirigenziali del Milan. Ad osservare col piglio del fratello maggiore, se non del padre putativo, la crescita di uno dei migliori talenti espressi negli ultimi anni del calcio italiano.
