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  • Cessione Sampdoria, i retroscena di una trattativa nata mesi fa

    Cessione Sampdoria, i retroscena di una trattativa nata mesi fa

    • Lorenzo Montaldo
    Il contatto diretto tra Massimo Ferrero e Gianluca Vialli sembra aver dato un impulso importante alla possibile cessione della Sampdoria, che dovrebbe essere arrivata ad un punto di svolta. La trattativa, però, non nasce ora, ma risale a parecchi mesi fa, e come tutte le operazioni di questo genere è ricca di retroscena, tentativi andati a vuoto e contrattazioni serrate. 

    A dimostrarlo c'è ad esempio l'ampia forbice tra le prime richieste del Viperetta e l'originale offerta del gruppo Vialli. Come noto, la prima cifra sparata dal patron blucerchiato si attestava sui 200 milioni di euro, passati poi a 150 e per finire a 140. Ovviamente, il gruppo Vialli avrebbe preso molto alla larga la possibile operazione, mettendo sul piatto inizialmente 50 milioni di euro, salendo pian piano sino a sfiorare i 100 milioni di cui si discute attualmente. Il punto di caduta dopo il colloquio tra il presidente e l'ex bomber sembrerebbe essere attorno ai 132 milioni di euro, considerando anche i debiti che si attestano a 32 milioni. Per Ferrero vorrebbe dire ritrovarsi in tasca 100 milioni di euro netti, non pochi considerando che la Sampdoria non gli è costata nulla a livello economico.

    Il Secolo XIX racconta anche un retroscena particolare: alla prima offerta da 50 milioni, il gruppo York e Gianluca Vialli si sarebbero visti recapitare un 'disegnino osceno' realizzato da Ferrero in persona, fatto per evidenziare quanto la cifra fosse lontana dalla reale quotazione della Samp. Ci sarebbero poi alcuni ulteriori nodi ancora da sciogliere, e relativi alle somme di calciatori già venduti o già comprati i cui pagamenti incideranno sulle casse della società. Alcuni esempi? Audero e Gabbiadini, che andranno pagati a giugno, ma anche gli incassi delle rate di Schick o di Zapata, oppure quelli provenienti dalla cessione di Andersen, per cui si parla di trattative ben avviate a cifre importanti, tra i 35 e i 40 milioni di euro.

    Alle spalle di Vialli ci sarebbero poi 3 investitori (uno è un suo amico storico) certi di poter approfittare dell'esperienza e della visibilità di Vialli, oltre che della solidità della Samp. Ferrero dal canto suo ha commentato in maniera sibillina: "Io ho sempre detto che la Samp, come tutto, è in vendita solo se c'è una valutazione equa e un progetto di qualcuno che voglia portare avanti ciò che io ho fatto in questi anni. Se ci saranno soldi veri, lo saprete. Il resto si vedrà". Non una conferma, ma neppure una delle solite smentite di rito.

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