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    Ibrahimovic e l'addio alla Juve: 'Con Calciopoli cambiò tutto, non potevo perdere tempo'

    Ibrahimovic e l'addio alla Juve: 'Con Calciopoli cambiò tutto, non potevo perdere tempo'

    Zlatan Ibrahimovic è stato protagonista di una lunga intervista a Sky Sport, durante la quale ha ripercorso tutta la sua carriera e si è soffermato sull'addio alla Juventus nel 2006: "Con Calciopoli alla Juventus cambiò tutto. Mandarono via tutti, Moggi e Giraudo, poi c'era Secco che da team manager era diventato direttore sportivo. Un giorno mi chiama e mi dice che ci saremmo dovuti vedere per parlare del contratto. Era strano, perché prima mi chiamava per dirmi che il giorno dopo ci sarebbe stato l'allenamento, ora lo faceva per il contratto. Prima Secco era il tramite, poi ho notato che il feeling era diverso".

    NIENTE B - "Pensavo che giocare in Serie B non fosse il massimo per me. Ci sarebbero voluti anni prima di tornare a essere una grande Juventus. La mia Juve era superiore a tutti, sia per nomi dei giocatori sia per l'allenatore. Mi chiesero di restare e di rinnovare il contratto, ma io pensavo che per tornare al top sarebbe servito del tempo, io potevo raggiungere un livello di rendimento molto più alto. Pensavo: se vado in Serie B, perdo un anno, poi il primo sarà difficile, il secondo ancora di passaggio e tra tre anni sarò dove sono adesso".
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