
Inghilterra, i rigori restano maledetti: infuria la polemica su Southgate e i numeri sono da brividi
I RIGORISTI - La polemica innescata già ieri sera dall'ex capitano dello United Roy Keane e rinfocolata stamane dall'allenatore della Roma José Mourinho verteva soprattutto sul fatto che i rigori decisivi siano stati affidati a calciatori molto giovani e con un'esperienza piuttosto limitata nel giocare finali europee o partite di questa importanza. A discapito di gente come Shaw, Sterling o Grealish, che non se la sarebbero sentita nel momento topico, secondo alcune indiscrezione. Southgate ha cercato di spegnere ogni illazione sul nascere e ha voluto assumersi in toto, giustificandola come figlia dei ripetuti esperimenti fatti nelle sessioni di allenamento. Ma un conto è il calcio di rigore tirato quando le pressioni sono a zero e quando in palio c'è un titolo che assapori da oltre 50 anni e davanti ad una marea bianca come quella che ieri ha letteralmente assaltato Wembley.
FERITA APERTISSIMA - Come se gli infausti precedenti degli inglesi nelle grandi manifestazioni internazionali non contassero nulla... Delle nazionali che hanno preso parte ad almeno tre tornei tra Europei e Mondiali, l'Inghilterra è quella che vanta le statistiche peggiori dagli undici metri: due sole vittorie su nove tentativi, con una percentuale di successo del 22%. E tra le notte da dimenticare c'è il celeberrimo precedente che ha avuto come protagonista proprio l'attuale ct Gareth Southgate, che nel 1996, proprio a Wembley, fallì il tiro dal dischetto che condannò i suoi all'eliminazione dall'Europeo casalingo per mano della Germania. Una ferita rimasta aperta e destinata ad allargarsi ulteriormente dopo la serata dell'11 luglio 2021, un'altra data destinata a restare scolpita, a lungo, nella memoria del calcio inglese.