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  • Servono i gol: l'Inter ha due alternative

    Servono i gol: l'Inter ha due alternative

    • Pasquale Guarro
    L’Inter gioca bene ma segna poco. La squadra di Spalletti, contrariamente alle accuse di inizio stagione, è cresciuta sotto il punto di vista dell’organizzazione in campo, ma evidentemente c’è ancora qualcosa da sistemare negli ultimi trenta metri di campo, dove il riferimento è sempre Mauro Icardi, che però non può sempre garantire la stessa lucidità. Le trame nerazzurre sono chiare, l’idea di Spalletti è quella di sfruttare al meglio le proprie armi, quindi, palla sugli esterni e tanti cross al centro dell’area di rigore per il rosarino. Ma a volte, come oggi, può non bastare, specie se il capitano non mostra la sua proverbiale precisione sotto porta. 

    LE PAROLE DI SABATINI - L’Inter segna meno gol di Juve (35), Napoli (32) e Lazio (31). I nerazzurri sono fermi a quota 23, in vantaggio solo rispetto alla Roma (21), che però ne ha subiti di meno. Un dato da non sottovalutare e che evidenzia un problema che Walter Sabatini non aveva nascosto la scorsa estate, quando in conferenza stampa aveva spiegato come fosse alla ricerca di un centrocampista che dovesse deresponsabilizzare Icardi dal dover sempre metterla dentro. Le dinamiche di mercato hanno poi condotto altrove e costretto Spalletti a trovare soluzioni diverse, che però non hanno del tutto risolto il problema. Perché se è vero che l’Inter è una squadra solida e ordinata, è altrettanto vero che in qualche occasione risulta prevedibile.

    GOL DAL MERCATO - All’Inter mancano quei gol che Sabatini cercava dal mercato. Perché dietro Icardi c’è poca concretezza dal momento che Borja Valero, Brozovic e Joao Mario hanno dimostrato di avere caratteristiche diverse da quelle del trequartista. A questo punto sembra inevitabile intervenire a gennaio per colmare qualche lacuna tecnica che alla lunga rischia di generare qualche problema alla squadra di Spalletti. Ausilio ha già chiarito che la sessione invernale sarà all’insegna dell’autofinanziamento e proprio per questo sarà necessario cederne almeno uno tra Brozovic e Joao Mario per regalare al tecnico toscano un uomo che possa garantire il salto di qualità. L’altra strada percorribile sarebbe quella di affiancare Eder a Icardi, ma a quel punto Spalletti si ritroverebbe con il solo Pinamonti come riserva in attacco.

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