CorSera - Inter e Milan hanno deciso, lo stadio si fa insieme. Non c'è solo San Siro, si decide entro ottobre
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DECISIONE ENTRO OTTOBRE - I tempi sono in realtà molto più stretti di quello che il lungo racconto fatto in questi anni potrebbe far immaginare. Perché secondo quanto riportato dal Corriere della Sera entro fine mese il Comune di Milano attende una decisione finale quantomeno sul discorso San Siro. Rispetto al passato la visione delle due proprietà è molto simile del resto il modello di business dei due fondi è lo stesso e c'è chi dice che, per come ragionano i vertici aziendali, se una delle due prendesse una decisione, all'altra andrebbe inevitabilmente bene.
I CONTI NON TORNANO - Ciò che sta spingendo le due società a rimanere in coabitazione è principalmente una questione di costi. Le due società hanno fatto un business plan da tanto tempo e i dati sono implacabili: a fronte di un investimento per costruire uno stadio da zero da oltre 1 miliardo di euro, i ricavi per rientrare della spesa sarebbero troppo bassi (sia per costi dei biglietti che per le cosiddette facilities) per rientrare in tempi rapidi della spesa fatta.
MODELLO LA - Il modello sarà in realtà molto simile a quello che vivono realtà che coabitano nella stessa città in sport e mondi molto lontani dal nostro. L'esempio più importante potrebbe essere quello che fino a qualche anno fa vedeva i Los Angeles Lakers e i Los Angeles Clippers alternarsi, spesso anche di giorno in giorno all'interno dello stesso palazzetto in NBA, con cambi di parquet nella notte e personalizzazioni led variabili dentro e fuori dall'impianto. Inter e Milan sono due realtà omogenee, per numero di spettatori (circa 70mila), abbonati (40mila) e perfino per numero di posti business o vip.
SAN SIRO? - Inter e Milan venerdì si presenteranno davanti al sindaco di Milano Beppe Sala, per parlare della soluzione che porterebbe alla ristrutturazione di San Siro (rinunciando alla finale di Champions del 2027). La soluzione preferita dai club oggi non è però scontata anche perché il progetto di WeBuild, secondo i club, sta tenendo i conti fin troppo al ribasso rispetto a quanto realmente servirà. Rispetto ai 400 milioni preventivati, infatti, per i club la cifra salirà a non meno di 700 milioni. Comunque cifre che, divise per due, sarebbero ampiamente sostenibile rispetto al miliardo a testa.
SAN DONATO O ROZZANO - E se non sarà San Siro? L'ipotesi di costruire un nuovo stadio non è stata accantonata, ma in ogni caso sarà anche questo condiviso. In quest'ottica l'acquisizione dei terreni e delle prelazioni sulle aree di San Donato e di Rozzano fatte dai due club potrebbe aiutare. Non a caso, conferma sempre il Corriere della Sera, i club si stanno scambiando documenti per studiare i rispettivi progetti, perché resta ferma la convinzione di condividere l’impianto.
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