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  • Inter: rabbia e frustrazione per Lautaro, ma il suo 2020 post-lockdown non è da top player

    Inter: rabbia e frustrazione per Lautaro, ma il suo 2020 post-lockdown non è da top player

    • Emanuele Tramacere
    Un gesto piccolo ma importante, passato forse sotto traccia in una notte in cui i problemi più importanti di casa Inter sono tutti venuti al pettine e sono culminati con l'eliminazione dalle competizioni europee. Era il minuto 85 con il risultato ancora fermo sullo 0-0 e con lo Shakhtar che resisteva ai colpi, sempre meno, dei nerazzurri. Antonio Conte straccia il suo copione e sceglie Christian Eriksen, ma per mandarlo in campo toglie Lautaro Martinez che, al momento del cambio, uscendo dal campo manda a quel paese l'allenatore con un gesto immortalato dalle telecamere. Un gestaccio di frustrazione, per l'ennesima gara non al livello che tutti si aspettano da lui.
     
     

    2020 DA INCUBO - La gara con lo Shakhtar era anche la 100esima con la maglia nerazzurra eppure Lautaro Martinez (sfortunato va detto) ancora una volta non era riuscito ad offrire una prestazione da top player. La traversa ancora trema, sicuramente ha fatto più di Lukaku e si è battuto più del compagno di squadra anche in fase di non possesso, eppure ancora una volta in questo 2020, Lautaro non è stato decisivo. Dal momento dello stop al campionato, lo scorso marzo ad oggi, infatti, Lautaro ha trovato il gol in sole 10 partite di cui solo 7 partendo da titolare sulle 28 gare in cui è stato schierato dal 1'. In questo avvio di stagione, considerando solo la Serie A, ha statistiche in calo: solo il 22% di realizzazione (tiri tentati 30 e solo 12 in porta), solo 5 dribbling riusciti sui 23 tentati, una percentuale di passaggi riusciti del 66%, solo 3 big chances create e solo 8 falli subiti. 

    RINNOVO E MERCATO... -  Numeri non da top player quale lui si sente e soprattutto quale lui può essere e a cui aveva abituato tutti prima di questo momento no. Un calo iniziato con lo stop del campionato e, soprattutto, con l'esplosione delle numerosissime voci di mercato attorno a lui. Prima in estate legate alla possibile trattativa, poi naufragata, con il Barcellona per giocare accanto al suo idolo Leo Messi. Poi quelle su un possibile rinnovo di contratto con l'Inter (con netto aumento ed eliminazione della clausola rescissoria da 111 milioni di euro) che ancora non si è concretizzato e che lo tengono ben lontano, a livello di ingaggio, dai giocatori più importanti dell'intera rosa. Che Lautaro non sia tranquillo è evidente, che soffra le scelte e il gioco di Antonio Conte anche, ma ora è arrivato il momento della svolta. In questo 2020 restano ancora 4 gare, la possibilità di metterselo alle spalle in anticipo è davanti a sé. Sarebbe un regalo di natale perfetto, anche per i tifosi nerazzurri. 

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