
Italia: Pirlo è un problema per Conte
PERCHE' SI' - Andrea Pirlo ha una storia in azzurro e non che merita soltanto rispetto, ma una considerazione basata esclusivamente sul passato non sarebbe sufficiente a convincere gli scettici. La realtà dei fatti è che pure un giocatore in declino dal punto di vista fisico, ma con colpi e visione di gioco difficilmente rintracciabili in giro per il mondo, risulta imprescindibile in una squadra davvero povera di qualità come non accadeva da tempo e per questo bisogno delle invenzioni del suo regista. Paradossalmente, può essere un vantaggio avere Pirlo dall'altra parte dell'oceano, in un campionato meno stressante dal punto di vista mentale ma in grado di riconsegnarci un giocatore fresco per la prossima estate, quando andremo a giocarci l'Europeo.
PERCHE' NO - Partiamo da quest'ultima considerazione e proviamo a ribaltarla. Pirlo sta faticando a reggere anche i ritmi tutt'altro che balneari del campionato statunitense e questo è un sintomo evidente di come, sotto il profilo atletico, il campione bresciano sia entrato in una chiara fase crepuscolare. Il calcio di oggi non può prescindere da una condizione fisica ottimale e anche l'Italia di Conte è andata spesso in sofferenza contro avversari più blasonati di Malta. La logica direbbe dunque di puntare sulla freschezza e la maggiore intensità degli emergenti (Soriano, Bertolacci, etc.) per provare a compensare il deficit di classe con Germania, Francia e Spagna e di consegnare definitivamente le chiavi del centrocampo a Verratti, uno che a Parigi ha convinto proprio tutti anche in campo internazionale e che con la Nazionale sembra invece subire la presenza di Pirlo.
In attesa del responso dei lettori, il ct Conte pare intenzionato a dare una nuova chance da titolare a Pirlo contro la Bulgaria, partita fondamentale per confermarci in vetta alla classifica del girone e provare a staccare le inseguitrici. Ma, in caso di nuovo fallimento, le certezze del tecnico saranno ancora così incrollabili?