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  • Juve, ora è arrivato il tempo di vincerla

    Juve, ora è arrivato il tempo di vincerla

    • Nicola Balice, inviato a Cardiff

    Time is now. Giusta, felice, fortunata, profetica la campagna mediatica della Juve in questa stagione nella seconda fase di Champions: “It's time”. Ed ora, si rafforza ulteriormente il pensiero bianconero, che si trasforma in un autentico messaggio che il club lancerà ai propri tifosi con la coreografia del settore ospiti del National Stadium of Cardiff. Un messaggio che a sua volta partirà dai tifosi arrivando al cuore della Juve sul terreno di gioco. Il tempo di vincere la Champions è quindi arrivato, è ora. Forse non proprio ora o mai più, perché la Juve è cresciuta a tal punto in ogni ambito durante questi sei anni che avrà sicuramente modo di consolidare ulteriormente il proprio ruolo tra i top club europei. Ma non è tempo di pensare al futuro o a domani, per vincere la Champions il tempo è arrivato ed è questo: fischio d'inizio alle 20.45 italiane, un appuntamento da non fallire. Perché questa Juve è stata costruita per arrivare fin qui, è stata programmata per riuscire a sfatare il tabù della coppa dalle grandi orecchie. Sì, programmata: nonostante tutte le variabili che rendono la Champions una competizione a sé stante, un torneo dove anche la fortuna riveste un ruolo decisivo e che non sempre vede la più forte festeggiare a fine stagione, nonostante tutto questo la Juve ha saputo programmare l'assalto alla Champions. Dietro la scrivania come nello spogliatoio, in sede di calciomercato così come sul campo. Ed il momento per arrivare fino in fondo, è proprio questo. Con Max Allegri, mai così forte e stimato in tutta Europa, che potrà schierare la Juve migliore al massimo della condizione psico-fisica, almeno per quel che riguarda la formazione titolare al netto dei vari Chiellini e Khedira, in ogni caso recuperati assolutamente per tempo.

     

    STAGIONE LEGGENDARIA – Lo diceva fin da inizio stagione Allegri: il tempo di scrivere la leggenda era questo. Un anno in cui puntare al sesto scudetto consecutivo, perché solo in questa stagione la Juve sarebbe partita da un filotto di cinque tricolori di fila. Così, il tempo di rifare la storia anche a livello europeo è questo e non un altro: oggi la Juve è in finale, oggi la Juve fa paura al Real che pure è forte fortissimo, che pure dall'alto delle sue due Champions in tre anni dovrebbe fare paura ai bianconeri. C'è voglia di vincere, al di là dei paragoni con la Juve di Berlino non sono tanto i Dybala o gli Higuain in più o i vari Pogba, Pirlo e Vidal in meno: quello che il solo calciomercato non può togliere né dare è la consapevolezza di essere diventati grandi, ma grandi davvero. La notte di Oporto ha dimostrato una volta in più che la Juve è quello che conta, come ogni Juve vincente la forza del gruppo arriva dove la giocata del singolo non basta. La vittoria col Barcellona dello Stadium ha dato entusiasmo e convinzione di poter battere chiunque. Il turnover scientifico che ha ritardato lo Scudetto ma che ha permesso alla Juve di fare un sol boccone di Monaco e Lazio in Coppa Italia, ha infine preparato il terreno ad una finale da preparare nel migliore dei modi con tutti i componenti della rosa motivati e compatti. Insomma, non è questione di pensare 'ora o mai più'. È la lucidità, la fame, di chi sa che questo è il tempo della Juve con tutto e tutti al posto giusto nel momento giusto. Perché il momento per vincere la Champions, è adesso.  

    @NicolaBalice


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