Juve, tutto sulla trattativa per Milik: oggi è il più vicino per il dopo-Higuain, ma 40 milioni sono troppi
LA TRATTATIVA – Cominciando dalla richiesta, la base è sempre quella che in sede di confronto è stata fissata dal Napoli: 40 milioni, solo cash. Quella è la cifra giusta secondo la coppia De Laurentiis-Giuntoli, per quanto pubblicamente si parli anche di 50 milioni e privatamente si valutino anche contropartite. Ma è qui che l'affare si complica. Perché la Juve è disposta a confermare la valutazione di 40-50 milioni solo nell'ambito di un'operazione con degli scambi che possano consentire anche ai bianconeri di sistemare il proprio bilancio con plusvalenze importanti. Un nome ricorrente, su più tavoli, è quello di Federico Bernardeschi, particolarmente gradito a Gattuso nonostante l'erede di José Callejon sia già stato individuato in Matteo Politano e in costante caccia di rilancio. Grande ingaggio e la convinzione di non voler uscire dal giro juventino se non per un club di pari grado, rappresentano i dubbi dello stesso Bernardeschi. Mentre le altre carte non scaldano per ora il cuore napoletano, da Daniele Rugani e Cristian Romero in poi.
IL GIOCATORE – Milik dal canto suo alla Juve andrebbe più che volentieri, per lui pronto un contratto di quattro stagioni a quasi 4 milioni di euro netti l'anno, praticamente la metà di Higuain. E un ruolo di centravanti part-time non lo preoccupa, anche in virtù del grande rapporto con Sarri che lo scelse per sostituire il Pipita già quattro anni fa, prima dell'invenzione Mertens dettata dagli infortuni del polacco. Che a un anno dalla scadenza non rinnoverà il suo contratto, ha parecchio mercato e vuole la possibilità di scegliere, senza fretta. Convinto com'è, come la Juve, che mese dopo mese possa solo scendere il prezzo del suo cartellino.