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    La rivincita di Cutrone: dall'addio al Milan a capitano del Como "totale", ora può prendersi la Nazionale

    La rivincita di Cutrone: dall'addio al Milan a capitano del Como "totale", ora può prendersi la Nazionale

    • Alessandro Di Gioia
    "Nemo propheta in patria", tranne Patrick Cutrone. L'espressione latina, indicizzata in tutti e quattro i Vangeli e pronunciata niente meno che da Gesù Cristo, indica la difficoltà generale nell'emergere in ambienti familiari, dove è sicuramente più complicato far valere le proprie capacità e qualità. L'attaccante classe 1998, nato e cresciuto a Como, sta però sfatando il tabù dell'essere protagonista a casa propria, a suon di gol: maglia numero 10 e fascia di capitano sul braccio, l'ex Milan, tornato sulle rive del lago ormai due anni e mezzo orsono, è già a quota 4 reti in sei partite di Serie A, capocannoniere in coabitazione, ma con un rigore sbagliato nei minuti di recupero contro l'Udinese.

    LA RIVINCITA DI PATRICK, L'ATTACCANTE CHE FA GOL - Una gran bella rivincita da parte dell'ex rossonero nei confronti di chi, in maniera superficiale e prematura, lo aveva bollato come inadatto per la massima serie italiana, o addirittura ne aveva terminato prematuramente la carriera: d'altronde stiamo parlando di una punta che ha sempre fatto gol, dai pulcini della Parediense alle giovanili del Milan, nel cui vivaio e si fa notare realizzando ben 136 gol, senza citare tutte le rappresentative dell'Italia, dall'Under 15 alla nazionale maggiore, dove mette a referto 42 reti in 83 presenze, praticamente una ogni due partite.

    CAPITANO DEL "COMO TOTALE" - Tante reti, voglia di lottare, buona tecnica di base e un'attitudine da leader che ha sviluppato proprio a casa propria, grazie anche alla fiducia concessagli da Cesc Fabregas, uno che di pallone ne capisce: Cutrone è l'alfiere di una squadra che gioca benissimo e che qualche giorno fa ha messo sotto l'Atalanta campione d'Europa come in pochissimi hanno fatto negli ultimi anni. Certo, giocare al fianco di calciatori come Nico Paz, Sergi Roberto, Alberto Moreno e Gabriel Strefezza semplifica le cose, ma il "Como totale" non può prescindere dai gol del suo capitano, che si integra alla perfezione con questi interpreti proprio perché non è esclusivamente un terminale offensivo.

    GUARDIOLA E I SUOI SEGUACI - Una proposta di calcio che nasce da Guardiola e si incarna e continua nei suoi discepoli, che siano Enzo Maresca al Chelsea, Xabi Alonso al Bayer Leverkusen, Vincen Kompany al Bayern Monaco o lo stesso Cesc Fabregas nel capoluogo lariano: per Cutrone sono lontani i tempi del triste addio al Milan, squadra della quale si è sempre dichiarato tifoso e i cui fan non hanno mai potuto dimenticarlo, anche per quel gol ai supplementari nel derby di Coppa Italia contro l'Inter, e del fallimento in Premier League nel Wolverhampton.

    LA VOGLIA D'AZZURRO... E DI ROSSONERO? - Il prossimo step è tornare in Nazionale, nella quale ha esordito ormai 6 anni fa, nel 2018 contro l'Argentina. Luciano Spalletti, viste le prestazioni del 10 del Como, ci sta pensando seriamente. E il ritorno in rossonero? Dal punto di vista delle liste, sarebbe manna dal cielo, visto che è cresciuto nel Milan: con Morata, Abraham e Jovic davanti però, questa possibilità si affievolisce. Anche perché, non puoi togliere un profeta dalla propria patria.

    @AleDigio89

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    DreamTeam92
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