
Lazio, clamoroso Massimo Cragnotti: "Ecco come andò veramente la cessione di Nesta al Milan"
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COME E' ANDATA VERAMENTE - Tra i tanti retroscena raccontati, si è arrivati poi a parlare anche del capitano di quella Lazio di campioni, Alessandro Nesta, passato al Milan il 31 agosto del 2002, quando comunue in realtà l'epopea cragnottiana stava già volgendo al termine. Dal comportamente del calciatore però Massimo Cragnotti ha detto di essere stato deluso: "Si sono dette tante cose... Vorrei dire la mia dopo vent'anni, anzi ventidue e raccontare come sono andate veramente le cose. Lui e i suoi procuratori vollero andare via. È un diritto di ogni giocatore, ma fummo costretti a venderlo non tanto per problemi economici, ma quanto perché si presentò il suo agente dicendoci: 'Abbiamo firmato col Milan'. Papà a quel punto rispose: 'Bene, questo è il prezzo per cedere Nesta'. Non è vero che fu una scelta della Lazio dettata da problemi finanziari. Purtroppo Nesta non si oppose ad una scelta fatta dal suo entourage".
NEANCHE UNA TELEFONATA - Oltre a riscrivere, secondo il suo punto di vista, la narrazione che negli anni si è diffusa riguardo l'addio di una bandiera della storia biancoceleste, Cragnotti si è anche tolto un sassolino dalla scarpa nei confronti di tanti altri giocatori di quel periodo, che al padre hanno dovuto molti dei loro successi. "In tanti non si sono comportati bene. Nessuno in 25 anni si è mai fatto vivo, nemmeno con una telefonata", ha detto con un po' di rammarico, "come se mio padre fosse un lebbroso. Credo che sia vergognoso. Lui di questo ne soffre un po', per tutto quello che ha dato loro, almeno una chiamata per sapere come stesse la meritava... Invece sono spariti tutti".