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  • Lazio: Matri strega Pioli
Lazio: Matri strega Pioli

Lazio: Matri strega Pioli

  • M. A.
Matri strega Pioli e prova a fare l’elettrochoc alla Lazio. L’attaccante si allena con i nuovi compagni ormai da due giorni e, di sicuro, il suo arrivo è servito a rivitalizzare un gruppo devastato dalle due sconfitte contro Leverkusen e Chievo. Nelle prime partitelle è nata un’intesa spontanea con Keita e così l’ex attaccante del Milan sta offrendo al tecnico biancoceleste una preziosa alternativa tattica: giocare con due punte centrali. Del resto Matri ha accettato di venire in prestito alla Lazio con l’obiettivo di guadagnarsi un posto da titolare, segnare gol e magari risolvere il problema di Conte che, a un anno dagli Europei, è ancora alla ricerca del centravanti ideale dell’Italia. I primi segnali sono positivi anche perché il neo numero diciassette (ha preso la maglia di Pereirinha, si spera sia più fortunato del portoghese) ha il vantaggio di essere in questi giorni l’unico attaccante di ruolo viste le assenze di Klose e Djordjevic ancora alle prese con guai fisici. A proposito, ieri il tedesco si è rivisto a Formello a fianco di Tare ma in borghese (insieme ai due figli gemelli). Niente campo ancora per un po’ e presumibile rientro non prima di fine mese con la seria probabilità che tutto slitti al 18 ottobre dopo la seconda sosta del campionato. Peraltro Djordjevic martedì aveva riprovato a forzare ma ieri non si è allenato, le sue condizioni preoccupano per colpa del malleolo operato lo scorso gennaio e ancora non si conosce con chiarezza la data del suo ritorno. Situazione irrisolta e, quindi, si comprende ancora di più la scelta di Lotito di regalare Matri a Pioli per sopperire alla defezione degli altri due centravanti titolari in questi primi mesi.Già contro l’Udinese (domenica 13 settembre alle 15, una delle poche volte che la Lazio giocherà nell’orario canonico), Matri guiderà l’assalto biancoceleste per tornare a vincere e dimenticare le ultime due batoste. È una grande occasione per lui che nell’ultima stagione aveva cominciato segnando con continuità nel Genoa (7 gol in 16 gare) e finito da comparsa nella Juve con l’unica dolorosa eccezione del gol in finale di coppa Italia proprio contro la banda di Pioli. Di certo - come riporta Il Tempo - il sorriso di Matri è servito perlomeno a distrarre qualche muso lungo nel gruppo laziale che sembra aver smarrito l’unione di intenti della passata stagione. Corre, sembra il più forma, può giovarsi della preparazione svolta col Milan senza gli errori estivi della Lazio che ha scelto un ritiro breve ad Auronzo e un soggiorno troppo lungo ai quaranta gradi di Shanghai.

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