Lazio: servono le basi per un progetto vero...
Lotito e Tare sono sicuri del proprio posto. Il primo semplicemente perché è il proprietario della società detenendo il 67% delle azioni, il secondo invece è un mistero. Tare è dalla sessione invernale della stagione 2011/2012 che sbaglia la campagna acquisti, quando l’ultimo giorno, quasi casualmente e per volontà di Reja. Candreva rappresenta per la Lazio l’ultimo titolare prodotto dalla campagna acquisti un po’ poco però, sembra che il ds laziale sia solido alla sua scrivania. dall’estate del 2012 ad oggi sono arrivati: Ederson, Ciani, Pereirinha, Saha, Berisha, Novaretti, Vinicius, Felipe Anderson, Biglia, Perea, Elez, Kakuta e Postiga e sono partiti Alfaro (per poi tornare a fine prestito), Carrizo, Rocchi, Diakitè, Kozak, Zarate, Garrido, Matuzalem, Hernanes e Floccari e da qui ai prossimi mesi potrebbero partire Marchetti, Lulic e chissà chi altro. Dei 13 arrivi nessuno ha seriamente lasciato il segno. Biglia è un buon giocatore ma ancora non ha dimostrato grandi cose e come lui anche Felipe Anderson gli investimenti per questi due giocatori sono stati alti: 10 e 8,5 milioni circa, gli altri sono stati acquisti quasi inutili. E’ sufficiente per essere messo in discussione? Nella stessa condizione c’è anche Reja. Il tecnico di Gorizia è abbastanza tranquillo nonostante il nono posto, nonostante l’uscita dalla Coppa Italia e dall’Europa League, lui è certo di essere il prossimo allenatore della Lazio ma a quali condizioni? Al momento Reja ha un contratto in scadenza a giugno del 2015, ed un progetto non può essere basato su un anno, soprattutto se il progetto è sui giovani ciò significa che, se si decidesse di trattenere l’attuale allenatore gli andrebbe fatto un contratto che gli dia la possibilità, in termini di tempo, di realizzare il suddetto. Lo stesso varrebbe per un altro allenatore, che sia Mandorlini, Yakin o chiunque altro. Un progetto nasce da alcune basi, da delle fondamenta che ad ora, la Lazio non sembra aver gettato…
