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    L'Inter ha scelto Gudmundsson, ma Arnautovic fa muro

    L'Inter ha scelto Gudmundsson, ma Arnautovic fa muro

    • Pasquale Guarro
    La situazione va gestita e non è neanche tra le più semplici. È un po’ come aver maturato da tempo l’idea di voler prendere un’altra strada senza però aver ancora trovato il coraggio di comunicarlo al coniuge. Marko Arnautovic e l’Inter si sono detti sì appena un anno fa, ma dodici mesi sotto lo stesso tetto sono stati sufficienti ai nerazzurri per capire di non essere fatti per stare insieme a lungo. Ad accelerare il processo c’è anche un biondo islandese con occhi azzurri e dribbling facile. Sì, ma come glielo spieghi ad Arnautovic?

    VUOLE RESTARE - Dal ritiro dell’Austria, Marko, parla di programmi futuri e permanenza, ma sia chiaro, non certo perché inconsapevole di quanto stia accadendo attorno a lui. Il fatto è che a Milano sta bene e almeno per adesso sembra avere tutta l’intenzione di non “mollarla” così facilmente, facendo chiaramente leva sui diritti garantiti dal contratto firmato l’estate scorsa. 

    CEDERE PER COMPRARE - L’Inter allora prende tempo, nella speranza che Arnautovic inizi lentamente a metabolizzare la faccenda. E nel frattempo, si dice, intensifica i contatti con la Liguria, chiedendo a Gudmundsson un po’ di pazienza “che poi le cose si sistemeranno”. Ed è qui che arriva il difficile, perché evidentemente non dipenderà solo dall’Inter e in qualche modo sarà necessario che per Arnautovic si presenti qualcosa di conveniente e piacevole, magari in una zona non troppo lontana da Milano, dove gli piace tantissimo vivere. Siamo quasi al più classico dei due piedi in una scarpa, visto che al momento dalla proprietà non sembra essere arrivato l’ok a procedere con l’acquisto di Gudmundsson senza prima aver ottenuto garanzie in merito alla cessione di Arnautovic. Almeno per adesso questa è l’indicazione. 

    INZAGHI ASPETTA - E allora serviranno tempo e pazienza, visto che di mezzo c’è anche un Europeo che potrebbe ulteriormente alterare i programmi. Da questo punto di vista non c’è alcun problema, Ausilio e Baccin hanno dalla loro un solido alleato, ovvero Simone Inzaghi, tecnico che in questo triennio nerazzurro non ha mai pressato la dirigenza con richieste asfissianti alla Antonio Conte. Ogni cosa a suo tempo, ma l’Inter adesso ha in testa solo Gudmundsson ed è come se in qualche modo Arnautovic facesse già parte del passato. Questo un po’ stona, anche se il calcio ci ha abituato che tutto può cambiare da un giorno all’altro, figuriamoci dopo 12 mesi di ingiustificata tracotanza, rendimento insufficiente, una serie di gol pesantissimi sbagliati e due infortuni che lo hanno tenuto a lungo fuori. Insomma, anche Arnautovic ha avuto le sue magagne.

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