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    Manca Chiesa? L'Italia la trascina Berardi. E la Juve continua ad avere la stessa idea

    Manca Chiesa? L'Italia la trascina Berardi. E la Juve continua ad avere la stessa idea

    • Federico Targetti
    In un'Italia falcidiata da scandalo scommesse e infortuni, sono pochi i giocatori in grado di accendere la luce. Uno è Bonaventura, che sta affascinando con la sua seconda giovinezza alla Fiorentina, l'altro è Berardi che da ormai un decennio è la certezza del Sassuolo e il sogno proibito di diverse squadre, Juventus su tutte. Entrambi hanno segnato nella serata del San Nicola di Bari contro Malta, Mimmo addirittura due, uno col suo sinistro e uno col destro. 

    CON CHIESA O AL SUO POSTO - L'interesse della Juve risale al 2016, quando l'allora dirigente bianconero Beppe Marotta lo tempestava di telefonate: Berardi non se la sentiva, ma le cose sono cambiate e, fosse stato per lui, adesso la sua maglia avrebbe il bianco al posto del verde sulle strisce. Solo che il Sassuolo non ha mollato la presa e, una volta scaduta la deadline fissata per il 17 agosto, l'affare, impostato su una cifra vicina ai 30 milioni e senza contropartite, è collassato. Berardi ha così dovuto rimandare la sinergia con Chiesa, per ora possibile solo in Nazionale, anche se le condizioni fisiche del figlio d'arte non gli hanno permesso di completare il tridente. Nella Juventus, c'è posto solo per uno dei due dietro alla punta, nel 3-5-2 di Allegri (sempre che un arrivo così importante non porti in dote un cambio di modulo): con Chiesa oppure al suo posto, Berardi sa essere decisivo e continua a dimostrarlo, in tutta Italia e con l'Italia. 

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