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  • Napolimania: il ping pong Spalletti-De Laurentiis è un epilogo assurdo. Ecco che tecnico vuole il presidente

    Napolimania: il ping pong Spalletti-De Laurentiis è un epilogo assurdo. Ecco che tecnico vuole il presidente

    • Salvatore Caiazza
    Il Napoli è sempre il Napoli. Anche l’Inter è finito nel mattatoio azzurro. Con il 3-1 dell’altra sera al Maradona, la squadra partenopea ha battuto almeno una volta tutte le avversarie della Serie A. Un record importante per un gruppo deciso più che mai a raggiungere i 92 punti, altro tetto unico per il club di De Laurentiis che solo nel 2018 con Sarri allenatore arrivò a quota 91. Senza, però, vincere lo scudetto perché il sistema così decise. Quell’anno il trofeo lo alzò la Juventus…

    La festa continua, dunque, in riva al Golfo. E non potrebbe essere diversamente. Purtroppo, però, c’è il caso Spalletti che tiene banco. Sembra che il tecnico di Certaldo, dopo la grande impresa, abbia deciso di andare via. Due venerdì fa, nella famosa cena con il presidente, avrebbe rassegnato le dimissioni. Ha voglia di indossare gli stivali e molto probabilmente prendersi un anno sabbatico. I rapporti con la proprietà non sono buoni e quindi meglio lasciare sul più bello e ritirarsi per fare il mezzadro. Lui e De Laurentiis si stanno rimbalzando la notizia dell’addio. È una partita di ping pong che ha scocciato non poco la tifoseria. Che si aspettava ben altro finale. Ed, invece, sta assistendo ad un epilogo assurdo. Ma conoscendo Spallettone si sa che certe storie finiscono. È particolare, ha un carattere difficile da interpretare. Se poi trova un presidente come don Aurelio che come il Marchese del Grillo (io sono io e voi non siete nessuno) non fa sconti il risultato è che le strade si dividono. Si attende solo l’ufficialità per salutare con una mano Luciano e accogliere con l’altra il nuovo tecnico.

    Che sicuramente il patron ha già scelto. Tanti i nomi fatti. Da Conte ad Italiano passando per Klopp e Gallardo fino ad arrivare Thiago Motta e Dionisi. Non sfoglierà la margherita Adl. La panchina del Napoli dovrà andare ad un tecnico che sappia portare avanti un determinato progetto tecnico evitando di disperdere tutto quello che di buono è stato fatto in questa stagione che sta per finire. C’è da difendere un titolo tricolore l’anno prossimo ma soprattutto provare a fare qualcosa in più in Champions League. Ci teneva De Laurentiis ad arrivare fino in fondo a questa competizione. E pare che uno dei motivi del contendere con Spalletti sia stata proprio l’eliminazione dai quarti contro il Milan. Non gli è andata giù quella uscita di scena. Ci aveva preso gusto a vincere ma soprattutto ad incassare molti soldi dalla Uefa. Purtroppo il Napoli a quelle due partite non c’è arrivato bene. Poi si sono messi in mezzo anche gli arbitraggi. E il gioco è stato fatto. Alla fine il Diavolo si è arreso all’Inter che il 10 giugno sfiderà in finale a Istanbul il Manchester City. Ma il passato è passato. Ora conta il presente. Anche se il futuro sarà senza Luciano.

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