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  • Parmamania: che occasione persa!

    Parmamania: che occasione persa!

    La fotografia di Parma-Juventus è tutta in quel colpo di tacco di Amauri, un tentativo sbilenco di entrare nella storia crociata con una magia che gli si è rivoltata contro. Una brutta storia questa. Undici partite e zero gol fatti, tanta voglia di segnare che ti offusca la mente e che ti fa fare cose che non vuoi, perché, diciamoci la verità, se non fosse stata la Juventus, quel pallone sarebbe finito in gol con un bel piattone sinistro, brutto forse, ma efficace. E nella testa di Ama, chissà quante volte è passata la sua immagine di trionfatore, già si vedeva esultante sui poster e si immaginava a leggere il giornale con il suo faccione felice, mentre quella che è stata la sua Juventus, si sarebbe fermata al Tardini.

    Quella voglia di far gol ti tradisce a volte, e ti fa perdere un'occasione per fare bene. E il Parma l'ha buttata via in maniera clamorosa, la partita, prima ancora con Gobbi, che ha sciupato una palla ottima per cambiare le sorti di una partita persa in un modo alquanto rocambolesco. Con la Juventus 'ridotta' a pensare al Real Madrid, imbottita di seconde scelte soprattutto sulle corsie laterali, il Parma ha spinto poco sull'acceleratore, subendo pure, a inizio ripresa, solita storia, il riordinamento delle idee di Conte, che, dopo una ventina di minuti, è stato costretto a rivedere il suo turnover e a mandare in campo Pirlo.

    Pronti via, entra lui e Tevez, prima di uscire, ha la palla del vantaggio sul piede destro, Mirante neutralizza. E il Parma? Stranamente non era neanche uscito dal campo, come spesso gli accade nei secondi tempi, anzi, pareva reggere bene l'urto dei campioni d'Italia, fino a quell'occasione (persa) di sbloccare la gara e metterla proprio come avrebbe voluto Donadoni. E se non segni contro la Juventus, che ti lascia campo, difficile che poi possa ricevere dei complimenti per la prestazione o fare la conta dei punti.

    Il gollonzo di Pogba, che ha messo a nudo i limiti caratteriali di una difesa troppo debole nei singoli, al quale manca Paletta come il pane, ha spazzato via la prestazione con un solo colpo. E la partita l'ha vinta anche Conte, fortunato o bravo nella gestione dei cambi. Certo, tempista al massimo quando si rende conto che richiamare Giovinco e Tevez, poco incisivi, sarebbe stata la cosa migliore, fortunato quando quel tiro alla Quagliarella finisce sulla traversa e poi sui piedi di uno dei suoi. E la partita l'ha vinta dalla panchina, e pazienza se ha dovuto rivedere le sua scelte iniziali. Che occasione persa quella del Parma!

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