Il Catania è un osso duro, si sa. Ma in trasferta è senza dubbio una squadra meno pericolosa rispetto al 'Massimino', lì dove all'andata rifilò una ripassata dura da digerire agli uomini di Roberto Donadoni. I rossazzurri arrivano domenica pomeriggio al 'Tardini' e troveranno di fronte una squadra capace di portare a casa soltanto tre punti nelle ultime sei giornate, frutto di altrettanti pareggi contro Juventus, Chievo e Genoa.

Un ruolino di marcia che, inutile nascondersi, ha cancellato le vaghe ambizioni europee nell'anno del centenario crociato. Ma un passo che è tutto sommato giustificabile considerando la difficoltà di un calendario che, come nel girone d'andata, ha proposto formazioni del calibro di Juventus, Napoli, Fiorentina e Milan.

Mancano due punti contro il Genoa (non per la prestazione, ma per la tabella di marcia) e forse altrettanti contro il Chievo (anche qui, soltanto per calcoli di classifica). Ma tutto sommato si tratta di un rendimento che può essere considerato deludente soltanto in parte. Il Parma, in sostanza, compete per altre posizioni di classifica rispetto alle squadre con cui ha perso.

Adesso, però, si deve per forza voltar pagina e guardare alla primavera con un altro sguardo. Quello che soltanto una vittoria contro un lanciatissimo Catania potrebbe garantire. Quello che sarebbe il secondo successo del 2013. L'altro, guarda caso, è arrivato il giorno dell'Epifania contro un'altra siciliana - decisamente meno competitiva -, il Palermo.