
Inter in castigo, de Boer meglio di Pioli
BASTA ALIBI - Pioli è un bravo allenatore e persona seria e ha capito come, per un ambiente che si aspettava molto dopo una campagna acquisti molto dispendiosa a cui non ha fatto seguito una resa sul campo accettabile, certi segnali siano importanti. Da qui nasce, dopo il pessimo approccio alla gara di Napoli, la decisione di punire i calciatori con una seduta di allenamento supplementare la domenica pomeriggio, giornata indicata inizialmente come di riposo. Un gesto importante, da sottolineare, ma che dovrà avere un seguito perchè, dopo due cambi di allenatore, è bene che ai giocatori non sia più concesso il minimo alibi, in attesa di un mercato di gennaio che potrebbe assumere i connotati della resa dei conti.
Nel frattempo, il tecnico emiliano, che pure contro Milan e Fiorentina aveva raccolto qualche incoraggiante indicazione, deve fare i conti con i primi raffronti statistici rispetto al suo predecessore, quel de Boer che ha pagato il suo modo di accusare pubblicamente i giocatori con l'esonero e i cui numeri, al momento, risultano migliori. Considerando sia le partite di campionato che di Europa League, con l'olandese la media punti dell'Inter era di 1,21 a partita, contro quella di 1 punto tondo nelle prime 4 di Pioli. Ovviamente, troppo poche le gare disputate sotto la gestione di quest'ultimo per un confronto totalmente affidabile, considerando che de Boer ha avuto a disposizione 14 match contro i soli 4 dell'italiano, che spera di invertire la rotta grazie anche al richiamo di preparazione invernale di Cadice, durante la sosta natalizia. Ma, senza una presa di coscienza dello stato di crisi da parte di giocatori e società, la corsa alla Champions dell'Inter rischia di finire prima ancora di cominciare.